È uscito il 6 Maggio il nuovo lavoro dei poliedrici Gnu Quartet. Non capita spesso di rivivere il prog anni ’70 con strumenti così differenti dagli originali. Personalmente mi era già capitato di assistere a tale particolarità un’estate di qualche anno fa quando il clavicembalista Egon Mihajlovic, in una piccola chiesa francescana ad Alessano (LE), suonò un suo pezzo che sembrava essere uscito da uno dei primi album dei Genesis. Le stesse sensazioni che provai allora le rivivo ascoltando Karma. Al posto del clavicembalo troviamo la viola, il violino, il violoncello e il flauto; ma le sensazioni sono le stesse. Emozionante è dire poco, si resta estasiati dalla musica che strumenti così classici possono produrre; non ci sono distorsioni, i suoni sono puliti, diventa facile riuscire ad ascoltare ogni singolo strumento. Quella degli Gnu Quartet è un ottima interpretazione di quella musica così tanto amata da molti: non si tratta di cover ma reinterpretazioni originali, ben congeniate e messe in opera in questo straordinario album.
Si parte dunque con un famoso brano di Frank Zappa, Peaches en Regalia, per poi passare al vivace Roundabout degli Yes. Si continua sulle note di The Great Gig in the Sky in collaborazione con Durga McBroom-Hudson, vocalist dei Pink Floyd nel pezzo originale. Il quarto brano, Stereotaxis, è l’unico composto interamente dal quartetto, un brano elettrizzante che risalta il connubio tra archi e flauto, a tratti lento per poi crescere improvvisamente. Si continua con Hairless Heart dei Genesis (versione apprezzata anche dal leggendario chitarrista Steve Hackett) e con Concerto Grosso 1, I tempo, Allegro dei New Trolls la cui versione, rispetto agli altri brani, si mantiene più fedele all’originale. L’unica distorsione dell’album si sente proprio in questo episodio. Perché? Per via della presenza di un ospite, Andrea Maddalone che nei New Trolls ci ha militato.
Karma può essere definito un album all’avanguardia, un modo nuovo di rivivere musica di un tempo passato ma sempre presente, anche se alcune volte non ce ne rendiamo conto.
Credits
Label: autoprodotto – 2014
Line-up: Francesca Rapetti (Flute & Beatbox) – Roberto Izzo (Violin) – Raffaele Rebaudengo (Viola) – Stefano Cabrera (Cello) – Durga McBroom-Hudson (Vocals on track 3) – Andrea Maddalone (Guitar on track 6)
Tracklist:
- Peaches en Regalia (Frank Zappa)
- Roundabout (Yes)
- I The Great Gig in the Sky feat. Durga McBroom-Hudson (Pink Floyd)
- Stereotaxis (Gnu Quartet)
- Hairless Heart (Genesis)
- Concerto Grosso 1, I Tempo, Allegro feat. Andrea Maddalone (New Trolls)
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Karma – streaming