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Ghosts – The Vickers

recensione_theVickers-ghosts_IMG_201407Da Firenze ma non si direbbe. I quattro ragazzi che compongono la band The Vickers hanno cognome italiano ma sicuramente qualcosa di britannico nel DNA. C’è troppa spontaneità ed autenticità nel loro suono che di italiano non ha proprio nulla. Che splendore questi suoni floydiani, questa psichedelia d’oltremanica, tutta questa libertà espressiva.
Ghosts, fantasmi del passato che tornano. Nessuna imitazione: sono proprio loro. Veri fantasmi di un rock/pop che sembrava essere stato annientato nella sua vera essenza e portato solo goffamente alla ribalta dalle attuali band indie rock. Niente da fare: il quartetto toscano con il terzo album segna decisamente uno spartiacque con il proprio personale passato più frizzantino per imboccare una strada tortuosa, della perdizione forse. L’incedere della batteria, lo stratificarsi di suoni, le dilatazioni soniche di certe chitarre che… wow! Poi quella voce, sempre stabile, mai eccessiva, quasi cantinelante, quasi scocciata e torturata dalla noia e dai sogni, semplicemente perfetta.
Come negli anni ’60 il rock e la psichedelia erano una delle poche armi che i giovani avevano contro la monotonia e le briglie della “nuova” società occidentale tra industria e capitalismo, ora questa splendida band (di cui andare orgogliosi) coglie nuovamente quello spirito con una fedeltà disarmante e rinnovata. Ghosts non è un semplice e banale viaggio nel tempo: la nostalgia è una scusa per creare qualcosa di comunque attuale. Echi di shoegaze, di garage rock, di brit pop a creare una identità solida.
La “Retromania” teorizzata da Simon Reynolds trova qui un caso di studio perfetto, così come molti altri di questi tempi. Ponti con il passato che non vengono creati ora, ma che semplicemente ci sono sempre stati ed alcune band come The Vickers riescono a scoprire e fare propri. Aiutati dalla tecnologia attuale e della mole di dati a disposizione, ovviamente il passato è vicinissimo, e quando è bello come quello rivisto da questa band… perchè non innamorarsene? Non stento a credere che il prossimo album dei The Vickers potrebbe stupire con un’ulteriore virata in chissà quale direzione. Nell’attesa ci puliamo le orecchie con Ghosts.

Credits

Label: Black Candy / The Vickers / Warner Chappel – 2014

Line-up: Andrea Mastropietro (Vocals, Guitar, Keyboards, Effects) – Francesco Marchi (Vocals, Guitar, Keyboards, Effects) – Federico Sereni (Vocals, Bass, Keyboards, Effects) – Marco Biagiotti (Backing Vocals, Drums, Percussions, Effects)

Tracklist:

  1. She’s lost
  2. I don’t know what it is
  3. Senseless life
  4. It keeps going on and on
  5. All I need
  6. Hear me now
  7. Inside a dream
  8. Walking on a rope
  9. Total war
  10. Ghosts

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Senseless life – video

Ghosts – streaming

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