I paesaggi sonori costruiti da questo trio di Brooklyn sono dilatazione pura dell’anima. Il suono delle nuvole potrebbe essere proprio quello degli Antlers. Al quarto album la band statunitense riesce nell’intento di inventare nuove strade del pop contaminandole con quelle del jazz di Charles Mingus e Alice Coltrane. Su un telaio ritmico tipicamente indietronico la tromba ricama armonie ipnotiche di natura quasi progressive. Il senso della ballata non è mai perso nonostante si cerchino strade di canzone destrutturata dove il binomio ritornello-strofa è spesso dimenticato con grande classe. In Palace, Hotel e Director gli Antlers potrebbero essere considerati dei Coldplay prima maniera con molta più attitudine indie, grazie alla soave voce di Peter Silberman. In Doppelganger le atmosfere sembrano rimebrare il nostro Morricone. Familiars è un’immersione sonora da provare senza esitazione come il tuffarsi da una rupe di sette metri per sentire il crackling della risalita.
Credits
Label: Transgressive Records – 2014
Line-up: Peter Silberman (vocals, guitar) – Darby Cicci (trumpet, upright/electric bass, piano, rhodes, synths, organ, vocals) – Michael Lerner (drums, percussion).
Tracklist:
01. Palace
02. Doppelgänger
03. Hotel
04. Intruders
05. Director
06. Revisited
07. Parade
08. Surrender
09. Refuge
Links: Sito ufficiale