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Equilibrio tra armonia e caos: intervista a Cecilia Frusciante (Sprained Cookies)

Sprained-Cookies_in1Negli ultimi due anni gli Sprained Cookies hanno ricevuto tantissimi riconoscimenti positivi dalla critica, hanno vinto l’Italia Wave Love Festival del 2011 e poi sono stati finalisti allo Sziget Sound Fest nel 2013. Il talento di Cecilia Frusciante e Corrado Maria De Santis è indiscutibile. Vi raccontiamo in questa intervista un progetto psych-folk garage molto originale e di respiro internazionale. Drifted On An Oaken Mirror, il loro primo album, ci ha conquistati!

Come è nato il nome della band?
Sprained Cookies, Biscotti Storti, nasce da una libera metafora che accosta due concetti, armonia e caos, elementi coi quali si convive ogni giorno cercando un faticoso equilibrio perennemente instabile.

Come è nato il titolo dell’album?
Il titolo, Drifted on an oaken mirror, nasce dal mio mondo onirico, dove si è meno corrotti, il senso della frase si riferisce alla continua e ricercata trasformazione del sè tramite un elemento sacro: la quercia. Cito Platone: “Lungi dalla quercia tieni la tua scure: perchè gli avi ci hanno tramandato che le querce erano i nostri primi parenti”.

Il vostro sound è molto basato sulla neo-psichedelia con tendenze blueseggianti improvvise. Raggiungere questo tipo di suono è stato immediato, istintivo o è il frutto di una costante ricerca sperimentale nel tempo?
E’ stato istintivo! Quando abbiamo iniziato, non ci siamo detti: “diamoci una impronta psichedelica/blues”, siamo partiti come ci sentivamo, avendo gli stessi gusti ed un simile “sentire”, il tutto è accaduto in modo ancora più naturale. Poi il nostro sound si è evoluto senza che ce ne potessimo accorgere.

Basandosi sui testi sembra che tutte le canzoni del vostro disco abbiano un comune legame introspettivo-esistenziale. E’ forzato parlare di concept album?
Sembra forzato anche parlare di introspezione, di sicuro non è un concept, scriviamo i pezzi non vivendo nella stessa città, i testi a tratti sono biografici, altre volte sono astratti, io li vedo un poì come quadri di diversa estrazione e comunque ciò che scrivo riflette l’essenza di questa nostra generazione, sempre così precaria sotto ogni punto di vista.

sprained_cookies_in3La voce è uno strumento importante del vostro progetto. Le vostre canzoni nascono partendo da lì?
Sì, la voce occupa un ruolo di primo piano, ma non componiamo i pezzi su di essa, prima Corrado compone la musica, io i testi, solo infine si “materializza” la voce.

Mi hanno colpito Orchids pyre e Two Strings. Come sono nati questi due brani?
Orchids Pyre e Two Strings sono agli antipodi, il primo rappresenta il tono caldo nato dalla dialettica nostalgica chitarristica di Corrado che mi ha riportato alle prime scoperte sulla vita fatte da bambina ed avevo una poesia già pronta e perfetta per quella melodia. Two Strings invece è il tono freddo, il presente, un brano assolutamente nuovo, dal punto di vista stilistico, per i Cookies, una donna passionale ma disincantata allo stesso tempo.

Come è nata l’idea delle due cover Crushed e Anemone dei Brian Jonestown Massacre ?
L’idea è venuta fuori da un’intervista per una webmagazine di San Paolo, The Blog that celebrates itself,, ci hanno proposto di scegliere due tra i pezzi dei BJM che più amavamo da “coverizzare” per partecipare a una compilation molto nota in Brasile dal titolo The BJM in other voices, pubblicata appunto per celebrare la band californiana. Nel momento in cui abbiamo creato la tracklist del nostro disco, Drifted on an oaken mirror, non potevamo lasciarle fuori e le portiamo con noi anche per i live.

Quanto è importante per voi la dimensione live? Preferite più suonare in un club o in un festival?
Cosa sarebbe un gruppo senza i live? Per noi è fondamentale, tutto quello che facciamo, componiamo, soffriamo, sudiamo, è per poter suonare per le persone. Possiamo sperimentare e vedere funzionare, esplodere i nostri pezzi, se non si suona fuori i meccanismi di una canzone non si potranno mai capire fino in fondo in studio, infatti i live risultano maggiormente invasivi e con una grande propulsione rispetto sprained_cookies_in2alle registrazioni.

Il vostro progetto è altamente esportabile all’estero. Avete in mente di realizzare un tour fuori dall’Italia?
Alcuni brani del nuovo album sono stati inseriti in programmazioni radiofoniche alternative o in compilation psych rock shoegaze al di fuori dell’Italia, questo ci fa naturalmente pensare alla possibilità di suonarli in concerto davanti a un pubblico internazionale, crediamo possa essere un’esperienza gratificante, dove potersi confrontare e quindi crescere.

Cinque canzoni che vi hanno segnato in momenti particolari della vita?
Durissima sceglierne solo cinque, potrei stare qui ad elencarle per ore, ma andrò per momenti decisivi:
4th of July – Soundgarden, The rain Song – Led Zeppelin, If there is something – Roxy Music, Things behind the sun – Nick Drake, Riders on the storm – The Doors… Permettimi la sesta: The Headmaster Ritual – The Smiths

Drifted on an oaken mirror – spotify streaming

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