Cosa ti sciupa – Emiliano Mazzoni

Alessandra Gabola Album, Recensioni Lascia un commento

Ha il sapore dei vecchi dischi il nuovo album di Emiliano Mazzoni. È semplice, essenziale, sincero e autentico, come una tazza bollente di cioccolata in un rifugio di montagna.
Pochi ingredienti, due principali, pianoforte e voce, a cui si aggiungono batteria e chitarre elettriche che però non distolgono mai dall’incantesimo di quel piano che ci prende e ci porta via.
Emiliano Mazzoni vive in un paese di montagna a 1200 metri d’altezza e registra per lo più in casa i suoi lavori. In questo caso si è avvalso della collaborazione e della coproduzione di Luca Rossi (Ustamò e Giovanni Lindo Ferretti). Ma se da un lato gli arrangiamenti impreziosiscono il suono, arricchendo la gamma di colori della tavolozza del cantautorato più puro con sfumature rock, questo album resta comunque intimo e personale come pochi. Sembra nascere davvero da quella chimera che chiamiamo ispirazione, dall’urgenza improvvisa del racconto che si fa testo e musica. Centrale infatti in esso è anche la componente testuale degli undici brani che compongono Cosa ti sciupa. Testi curati ma mai cerebrali, delicati e pieni di partecipazione, capaci di rendere con pochi tratti sensazioni e immagini, sorretti da una voce che si modula tra alti e bassi ad evidenziare una notevole capacità interpretativa.
“Lasciate il vostro cuore alla bellezza, vi soccorrerà. Non sono favole“. Cosi canta Mazzoni in Canzone di Bellezza e sembra essersi fatto testimone di questa idea regalandoci un disco di grande intensità, a tratti nostalgico, emotivo e sempre emozionante.
Un po’ Capossela, un po’ Endrigo, cantautore classico nel senso migliore del termine, Mazzoni ha realizzato un disco che sembra quasi registrato in presa diretta e che ci fa presagire la possibilità di grandi emozioni on stage.