L’esplorazione delle infinite strade della sperimentazione musicale è sempre stata una costante di questa band newyorkese. I gemelli Pace hanno un passsato di studi jazz e quindi la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Questa volta con Barragán i Blonde Redhead scelgono la strada opposta a quella dell’acclamato 23, un suono chiuso, minimale con sprazzi di art-pop ed elettro-pop. Dripping è avvolgente con quei synth frammentati e voci sospirate, è una danza oscura che apre alla successiva più pop e ipnotica Cat on Tin Roof, dove Kazu Makino offre una prova cristallizzata e sussurata. Questo approccio nel canto si amplifica nella ballad surreale The One I Love. In queste atmosfere senza tempo si inseriscono accenni di field recordings, clavicembalo ed altri suoni che sembrano sempre sfuggire al silenzio nostalgico della memoria, immergendo l’ascoltatore in un’apnea di suono. In Mind to Be Had ci si muove nei meandri di un club di New York, dove la voce di Amedeo si accorda nel mood a quella di Kazu dei precedenti brani. Defeatist Anthem è il culmine di questo suono esoterico, soffocato e frammentato, sei minuti circa di flusso di coscienza sonica raffinata e indimenticabile. Grande reato trascurare quest’ultimo lavoro dei Blonde Redhead solo perchè lo shoegaze è soltanto un ricordo. I Blonde Redhead delle origini sono più vicini a questo disco che a 23. Non apprezzare questo disco significa non conoscere la storia dei Blonde Redhead.
Credits
Label: Kobalt Records – 2014
Line-up: Kazu Makino (guitar, vocals, keyboards) – Simone Pace (drums) – Amedeo Pace (guitar, vocals).
Tracklist:
01 – Barragán
02 – Lady M
03 – Dripping
04 – Cat On Tin Roof
05 – The One I Love
06 – No More Honey
07 – Mind To Be Had
08 – Defeatist Anthem (Harry & I)
09 – Penultimo
10 – Seven Two
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