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Volevo fare l’astronauta, ma mi ritrovo musicista: intervista a Luca D’Aversa

intervista_lucadaversa_IMG1_201411Luca D’Aversa è un cantautore romano che nel 2013 ci ha regalato un album d’esordio omonimo davvero interessante, dal sound che si rifa ai cantautori classici italiani, ma con un occhio puntato oltreoceano. Col suo pop orecchiabile, fresco ed immediato, dai testi semplici e al contempo originali, è riuscito a farsi notare dal regista Massimiliano Bruno, che nel 2011 ha voluto il suo brano Imparerò (tratto dall’Ep Mettiti comodo) per la colonna sonora del film Viva l’Italia. Nel 2014, Bruno e D’Aversa collaborano ancora una volta, inserendo il brano Troppo poco del cantautore romano nella colonna sonora del lungometraggio Confusi e felici.
Abbiamo colto l’occasione dell’uscita del film nelle sale cinematografiche per porre qualche domanda al cantautore e cercare di entrare un po’ di più nel suo mondo.

E’ la prima volta che le strade di Losthighways s’incrociano con la tua perciò partiamo dalla domanda più classica: qual è il percorso che ha portato Luca D’Aversa a diventare un musicista?
Ho iniziato ad avvicinarmi alla musica in terza media, prendendo lezioni di chitarra classica, ma credo che l’amore per questo strumento me lo abbiano passato gli amici più grandi che avevo. Passavo interi pomeriggi a guardarli mentre suonavano cercando di capire quali fossero quei meccanismi che permettevano a diverse persone di suonare insieme creando qualcosa di armonioso.

Quali sono gli ascolti che hanno più contribuito a creare il tuo sound?
Sono cresciuto con il cantautorato italiano: ascoltavo De Gregori a più non posso, finché un giorno mi capitò di sentire Lie in our grace della Dave Matthews Band. Mi colpì subito quel modo per me nuovo di suonare la chitarra acustica. Da lì a poco ho scoperto Ani Di Franco, Ben Harper…

Se dovessi scegliere uno o più colori per definire la tua musica quali useresti?
Probabilmente il verde, mi piace molto.

Nel 2011, il tuo brano Imparerò viene scelto per la colonna sonora del film di Massimiliano Bruno Viva l’Italia. Quest’anno è toccato a Troppo poco l’onore di venir scelto per il cinema, finendo tra i brani che accompagnano il lungometraggio Confusi e felici, sempre firmato dal regista Bruno. Com’è nata questa sorta di collaborazione tra te e il regista?
Massimiliano ci chiamò per suonare in una rassegna teatrale che si chiama Paspartù, lì prese il nostro Ep Mettiti Comodo, dove era presente Imparerò. Qualche mese dopo il concerto mi scrisse che voleva inserirla nel film Viva l’Italia.
In quell’occasione abbiamo avuto modo di conoscerci e a maggio di quest’anno mi ha contattato dicendomi che gli avrebbe fatto piacere inserire Troppo Poco nel suo ultimo film: potete immaginare la mia reazione.

Oggi sei un cantautore e un musicista, ma da piccolo cosa sognavi di diventare? Hai sempre avuto il pallino della musica?
Volevo fare l’astronauta, poi ho ripiegato sul musicista. Se tornassi indietro, mi piacerebbe fare il cuoco.

intervista_lucadaversa_IMG2_201411C’è un artista o più artisti con i quali vorresti collaborare e perché?
Tra gli artisti italiani ultimamente mi piace tantissimo Cristina Donà. Cristina scegli meeeeeee!

Ci puoi dire cinque brani non tuoi che possono aiutare chi non ti conosce a entrare nel tuo mondo?
Lie in Our Grace – Dave Matthews Band (ma questa già l’avevo detta); Delicate – Damien Rice; Jukebox – Ani DiFranco; Walk Away – Ben Harper; King of Pain – The Police

Playlist – Spotify

Troppo poco – video

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