Mitski, 26enne nippo-americana della quale molto probabilmente sentiremo parlare. Il suo nuovo album Bury me at makeout creek è una piacevole e spiazzante scoperta in questo periodo nel quale il primo freddo inizia a pizzicare. Musica da sciarpa intorno al collo o da party studentesco, musica senza pretese, musica acerba e “povera” ma con potenziale.
Rock e pop uniti insieme come solo oltreoceano si riesce a fare, con un piglio sbarazzino, ingenuo forse, a tratti tipicamente dream pop.
Mitski, seppur giovane, pare dimostrarsi matura e piuttosto personale nalle sua proposta proprio nella ricerca dell’immediatezza pop sporcata di rock, la sua carta vincente.
Bury me at makout creek è un disco che arriva diretto, con le sue melodie indie pop di Townie e con la zuccherina First Love / Late Spring.
L’affascinante voce rende Mitski protagonista di I don’t smoke, calcando (a doverosa distanza) i passi di Björk e Bat For Lashes.
Delirante ed acida Drunk Walk Home è forse fin troppo pretenziosa, ma subito I Will bilancia il tutto con una resa orecchiabile dove la voce è sostenuta solo da basso, batteria e tastiera. Il finale di Carry me out deflagra dolcemente mentre la conclusiva Last Words of a Shooting Star suona come una registrazione rubata nella camera di un’adolescente sola con la sua chitarra: tanto scarna ed imperfetta quanto a suo modo deliziosa.
Mitski ha due strade: diventare idolo delle adolescenti sfigate o crescere con la sua musica. Speriamo nella seconda.
Credits
Label: Double Double Whammy – 2014
Line-up: Mitski – Patrick Hyland – Patrick Linehan – Will Prinzi; guest vocals Dave Benton, Patrick Hyland, John Molfetas
Tracklist:
- Texas Reznikoff
- Townie
- First Love / Late Spring
- Francis Forever
- I don’t smoke
- Jobless Monday
- Drunk Walk Home
- I will
- Carry me out
- Last words of a shooting star
Link: Sito Ufficiale, Facebook, Bandcamp
Bury me at makeout creek – streaming