Dopo averlo seguito per un po’ di tempo, abbiamo voluto fargli alcune domande, conoscerlo meglio. Lui è Marco Zitelli, alias Wrongonyou. Il suo progetto musicale è insolito nel panorama italiano e brilla di una luce assolutamente candida. Vi consigliamo di avvicinarvi a questo autore con orecchie e cuori limpidi. Sarete premiati con un regalo: il nuovo singolo Killer in freedownload esclusivo solo per 48h!
Partiamo dal principio: perchè e cos’è Wrongonyou? Quando è iniziato il suo percorso?
Wrongonyou è la mia prima esperinza musicale da solo. Una necessità. Troppe volte mi sono trovato in conflitto con membri di altre band per riuscire a tirar fuori me stesso, e spesso non ci riuscivo. Per questo è nato Woy, una ricerca personale verso l’assoluta libertà di poter suonare e scrivere qualsiasi cosa. Ho iniziato circa un anno e mezzo fa e quasi da subito ho fortuna di essere affiancato dai ragazzi del Kate Creative Studio, che seguono la produzione artistica, trovando persone competenti nel lavorare con me per tirare fuori il meglio e proprio ora posso dire che la squadra è al completo con Modernista che si occupa dei concerti e Sfera Cubica della promozione.
La scelta del nome è derivata dal fatto che cercavo qualcosa di indiretto, ovvero un nome che cambia a seconda di chi lo pronuncia, l’errore grammaticale è voluto, proprio per sottolineare l’errore.
Nel web sono presenti diversi video (alcuni splendidi live), un ep in freedownload intitolato As Usual Ep. C’è altro che mi sono perso e che dovrei aver sentito?
No, tutto quello che è uscito è sul web. Le uniche uscite “ufficiali” sono appunto quell’ep fatto in cameretta ed i video su youtube.
Perchè non è ancora uscito un vero e proprio album?
Perché ancora non ho trovato il mio vero e proprio io, non voglio sembrare egocentrico, ma vorrei rilasciare un album quando sento che davvero so cosa fare e cosa sto facendo senza escludere anche il mio aspetto emotivo, diciamo che si devono allineare tutte queste cose. Penso sia molto importante.
In occasione di questa intervista possiamo offrire un nuovo brano al tuo pubblico ed ai nostri lettori. Siamo certi che si tratti di un dono bellissimo. Si intitola Killer. Non voglio strapparti con la forza dichiarazioni sul significato del brano; mi piacerebbe invece che fossi tu a chiederti “cosa vorrei che, oltre a note, suoni e parole, si sappia di questo brano?”. Qual è la risposta?
La cosa importante da sapere su questo brano è che si tratta di un piccolo mantra; un conflitto tra due personalità, l’una l’opposto dell’altra. Appunto un killer che si trova a combattere i suoi demoni nella sua mente, dopo aver fatto quello che per lui era vitale e necessario, uccidere.
Per Killer è stato realizzato un video che sarà pubblicato a breve. Dove è stato girato? In che modo è stato deciso di raccontare il brano per immagini?
Il video è stato girato in tre diverse location, ovvero sui Monti della Lessinia, vicino Verona, Viterbo e in parte dentro un capannone. Non voglio dire molto per adesso se non che è venuto fuori un ottimo lavoro e che è un video molto intenso.
Con Kate Creative Studio hai già collaborato diverse volte. Com’è nato l’incontro?
Con il Kate ormai siamo fratelli. La regia di Killer e di Friends è proprio di Federico, uno dei fondatori del Kate. Il nostro incontro è stato puramente casuale: dovevo suonare in apertura ad un gruppo che presentava il primo disco e loro erano lì ad ascoltarmi per puro caso e diciamo che c’è stato un colpo di fulmine. Tutto quello che è stato prodotto è stato fatto con loro.
Parlando appunto del sound di Wrongonyou, personalmente trovo magnifica la fluida commistione tra il suono elettronico ed un’anima quasi soul. Dal vivo ti ho visto suonare e cantare un’intensa interpretazione di Freedom / Motherless child. Partendo da un gospel reso celebre dalla versione di Richie Havens a Woodstock, tu sei riuscito a dare al brano una veste moderna senza perdere l’anima originaria. Come avviene questo processo? Si può dire che questo sia l’approccio di Wrongonyou alla musica?
Grazie, è un pezzo che mi è sempre piaciuto, oltre al fatto che sono un grande fan di Richie. Grazie anche perché conosci Richie Havens, nessuno se lo ricorda, penso sia stato fondamentale per certa musica e certi musicisti.
Per quanto riguarda il mio approccio alla musica, assolutamente sì, ho ascoltato e ascolto molta musica black. Il mio processo di scrittura non ha una vera e propria formula, tutto nasce chitarra e voce spontaneamente, sia testo che musica, nessuna forzatura. Da lì poi lavoro sulla struttura e l’arrangiamento del brano.
In qualche modo, diverso ma con tanti punti in comune, la tua musica ricorda la produzione di Justin Vernon (Bon Iver, Volcano Choir). Solo dopo aver fatto questa considerazione ho scoperto che effettivamente tu ne sei un grande fan. Cosa ammiri di più della sua musica?
For Emma, Forever ago è stato un album che mi ha segnato, l’ho scoperto relativamente tardi quando lui era già al suo secondo disco come Bon Iver. Scoprire poi i suoi altri progetti, come ad esempio i Volcano Choir, è stato in parte illuminante. Si tratta di un artista capace di emozionarmi davvero, che mi arriva diretto al cuore e aver avuto l’occasione di incontrarlo e parlarci per ore in più occasioni è stata una grande esperienza. Uno che forse mi emoziona più di Justin è John Frusciante, lui è stato il primo ad ispirarmi. Tutta la sua discografia solista è fantastica, secondo me… non trova rivali.
Spesso chiediamo agli artisti che intervistiamo di indicarci di getto cinque brani che in un modo o nell’altro parlano di loro, li hanno ispirati o quantomeno ne consigliano l’ascolto! Tu cosa ci puoi dire?
Te li dico subito : Carvel – John Frusciante, The motion makes me last – Eluvium, Beach baby – Bon Iver, Angeles – Elliott Smith, Concerning the UFO sighting near Higland, Illinois – Sufjan Stevens
Dal vivo, invece, quando ti vedremo?
Dal vivo mi vedrete presto e con frequenza, mi sto muovendo in tutta Italia, basterà seguire la mia pagina facebook per le date.
Ricapitolando: scarichiamo (subito!) ed ascoltiamo Killer, guardiamo il video, ti seguiamo live, e prima dell’uscita del nuovo album o ep ci incontriamo per un’altra chiacchierata. Siamo d’accordo?
Certo! Grazie mille, spero ci risentiremo presto.
Commento al brano Killer a firma di Marco Zitelli (Wrongonyou)
“Killer è il secondo singolo che rilascio a distanza di un anno da Friends, seconda tappa di un percorso il cui filo conduttore è le relazione interpersonale e intrapersonale. Anche musicalmente segna uno step successivo; nel caso di Killer, ho cercato, con l’aiuto del Kate Creative Studio, di lavorare ad un equilibrio tra la sintesi della musica elettronica e i colori degli strumenti più tradizionali, era importante mantenere la purezza del legno dei tamburi, accompagnati da chitarre acustiche, pianoforte e organi distorti che si incastrano tra le linee vocali. Il testo è un piccolo mantra scritto dal punto di vista dell’assassino dopo aver compiuto l’omicidio. Un conflitto tra il desiderio di uccidere e il dolore della mancanza che si ripeterà in eterno.”