AAVV – Sotto il cielo di Fred

Katia Arduini Album, Recensioni Lascia un commento

Ci sono certe musiche, certi suoni, capaci di aprire i cassetti della memoria più di altri. Se penso alla musica di Fred Buscaglione risento il rumore della puntina di un vecchio giradischi, mi rivedo con mia sorella a scegliere tra i vinili di mia mamma e decidere di ascoltare Guarda che luna, con mia nonna che ci racconta degli aneddoti legati ad una sua amica che “quando è morto Buscaglione piangeva come se le fosse morto il marito”. La malinconica ironia del cantautore torinese mi ha sempre affascinata e, a giudicare dall’album del quale vi sto per parlare, non sono l’unica a pensarla così.
Sotto il cielo di Fred è un progetto nato per ricordare Fred Buscaglione e per raccogliere fondi per il “Premio Buscaglione”, festival che si propone di sostenere la nuova musica d’autore italiana. L’album, pubblicato il 14 aprile 2015, è una compilation realizzata dal Premio Buscaglione in collaborazione con Libellula Music.
In linea con la propria dichiarazione d’intenti, l’album raccoglie alcune tra le voci più significative del panorama italiano. Dodici canzoni per dodici artisti (Lo Stato Sociale, Eugenio in Via Di Gioia, Etruschi from Lakota e Venus in Furs, Brunori Sas, Dente, Bugo, Paolo Benvegnù, Perturbazione, Niccolò Carnesi, Il Pan del Diavolo e The Sweet Life Society). Dodici brani che definire cover è molto riduttivo: ognuno ha voluto dare il proprio contributo, reinterpretando pezzi che hanno fatto la storia della musica degli anni ’50 e rendendoli propri (su tutte, spicca la personalissima versione di Love in Portofino regalataci da Paolo Benvegnù).
Un modo per mantenere viva la memoria, per condividere la ricchezza e la bellezza del nostro patrimonio musicale. Un modo per ricordare uno degli artisti più sperimentali del dopoguerra italiano dando la possibilità alle nuove leve di farsi strada.