Punk-rock ed emo-core cantato, anzi gridato in italiano. Liriche irriverenti ed ironiche in questo progetto solista del leader dei Gazebo Penguins. Siamo nella zona di quel rock italiano tutto valvolare che è in piena scia di band come i Ministri. Rispetto al suono dei Gazebo Penguins, si sentono le tastiere di Andrea Suriani (I Cani) che aggiugono malta a quel muro di suono tipico del genere. Carine Il lunedi è la domenica del rock e Diciottenni. Mentre Scaletta scivola su trame più pop di matrice Negrita. L’obiettivo di Capra è quello di stordire con un rock che racconta l’assurdo quotidiano e sorprendere citando all’improvviso Borges (vedi Pierre Menard), perchè tutto questo risulterebbe molto rock. Alla fine il suo credo è un tritacarne che macina chitarre anni novanta scontate ma funzionali all’essenza punk del progetto. Un disco di rock che viene dallo stomaco senza filtri, ottimo per far sudare i diciottenni che non hanno mai conosciuto Iggy Pop… ma va bene anche questo tipo di rock incavolato e prevedibile dalla stessa Zocca di Vasco Rossi rispetto all’ipocrisia musicale perfettina dei talent-show.
Credits
Label: To lose la track\Garrincha- 2015
Line-up: Capra (chitarra, voce) – Roger (batteria) – Suri (tastiere).
Tracklist:
- Il lunedì è la domenica del rock
- Galline
- Diciottenni
- Scaletta
- Margherita di Savoia
- Pierre Menard
- La finta non è la fine
- Mio padre faceva il fabbro
- MLVGRL
- Rese
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