Vent’anni. Professione studente. L’amore per la musica. Sono queste le caratteristiche degli Aria su Marte, ovvero quattro ragazzi della provincia padovana alle prese con l‘Ep di esordio dal titolo Oltre il Buio, riflessioni e progetti di questa età di transizione.
Chi sono gli Aria su Marte?
Gli Aria su Marte sono quattro studenti di vent’anni, di cui due fratelli, nati e cresciuti nella provincia di Padova e con una passione feroce per la musica. Due anni e mezzo fa abbiamo deciso di cominciare questo percorso insieme e finalmente, dopo tanti mesi e concerti, abbiamo raccolto il primo frutto del nostro lavoro: Oltre il Buio.
Qual è la genesi dei brani che compongono l’EP?
I brani del disco sono la selezione del lavoro di tanti mesi. Quando abbiamo deciso di iniziare a suonare insieme avevamo delle idee e dei riferimenti abbastanza vaghi. Occorre sempre un po’ di tempo per capire da che parte si vuole andare. Confini, per esempio, è tra i primi pezzi che abbiamo scritto, probabilmente nel 2012, mentre Oltre il Buio è una canzone finita qualche mese prima di andare in studio. E’ un po’ come aver fatto un “best of” di quello che abbiamoo scritto in un lungo periodo. Per quanto riguarda la genesi vera e propria dei brani ovviamente non ci sono formule, ma tutti i pezzi sono nati da un’idea di testo e quindi da una riflessione che poi abbiamo vestito assieme in sala prove. Teniamo molto ai suoni e agli arrangiamenti ed è un processo su cui ritorniamo anche molte volte.
Una menzione speciale va alla copertina del disco. Chi è l’autore e cosa rappresenta?
In effetti questa copertina sta colpendo veramente tutti. E’ opera di Damiano Rosa in arte Onelazuli, che, oltre a essere un illustratore di grandissimo talento, è anche un nostro amico. Conoscendo le sue qualità e avendo visto molti dei suoi lavori, è stato naturale rivolgerci a lui per la copertina. L’illustrazione è stata concepita sulla base dell’anima del disco: i cinque pezzi, come ti dicevo prima, nascono da riflessioni fatte proprio in un periodo di transizione come quello dei vent’anni. L’albero rappresenta proprio questa idea di transizione e di crescita naturale ed inevitabile. L’ambientazione è la camera da letto, che è il luogo che vede proprio tutte quelle trasformazioni, anche e soprattutto quelle più nascoste, ed il disco in effetti è stato scritto e concepito in quell’ambiente ed è profondamente legato a quell’atmosfera intima.
Come è nato l’incontro con Giuliano Dottori?
Abbiamo contattato per la prima volta Giuliano per mail un anno prima di andare in studio, solo per sentire un parere esterno sui provini che avevamo in mano. Poi non ci siamo più scritti per alcuni mesi, anche perché avevamo iniziato a lavorare al disco con Giorgio Secco (chitarrista di Eros Ramazzotti) che all’epoca si era interessato alle nostre cose. Poi questa collaborazione non è più andata avanti per vari motivi e la prima persona a cui abbiamo pensato per rimetterci a lavoro sul disco è stata Giuliano. Ci siamo così scambiati un po’ di mail e telefonate nei mesi prima di andare in studio, per limare quello che non ci convinceva dei provini, ma il primo vero incontro è stato in studio da lui quando abbiamo iniziato le registrazioni. Per quanto ci riguarda, è stata un’esperienza molto positiva e lavorare con Giuliano è stato davvero piacevole.
Se in futuro vi capitasse di prendere una birra con un marziano quali sono i dischi, tra quelli che influenzano la vostra musica, che consigliereste loro di acquistare prima di tornare su Marte?
In ordine casuale: s/t – Moderat, La cura del tempo – Niccolò Fabi, La favola di Adamo ed Eva – Max Gazzè, A rush of blood to the head – Coldplay, Storia di un minuto – Pfm, Hotel – Moby
Oltrepassato il buio, cosa c’è nel futuro degli Aria su Marte?
La priorità in questo momento è quella di far arrivare l’Ep a più orecchie possibili e suonarlo lontano da casa, cosa non facile per una band che si affaccia per la prima volta sul panorama indie italiano. E’ uscito da poco il video de La Scelta e speriamo entro l’estate di farne uscire un altro. Allo stesso tempo però sono passati tanti mesi da quando abbiamo registrato l’Ep e stiamo lavorando a tante cose, con l’idea di tornare il prima possibile in studio, con il seguito (magari sulla lunga distanza) di Oltre il Buio. Vedremo.
Playlist – Spotify
La scelta – video