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Unda Maris – Van Cleef Continental

recensione_VanCleefContinental-UndaMaris_IMG_201506Rock denso e polveroso. I Van Cleef Continental sono attivi dal 2000 ed hanno da poco presentato il loro ultimo album Unda Maris.
Sette brani diretti, senza fronzoli, tutta sostanza. Fatti della stessa carne dei Kyuss e dei Queens of the Stone Age, i Van Cleef Continental stupiscono per la loro granitica capacità di far rotolare le pietre ed alzare tempeste di sabbia.
Monte Altissimo è una cavalcata furiosa sostenuta da riff di chitarra accompagnati da un discreto ma efficace uso delle tastiere.
White Rhino rallenta il ritmo, sciogliendosi un poco nel whisky, in riverberi e distorsioni, nel suono di uno splendido basso rotondo.
Drive e Heliobatis Radians sono due brani che non possono mancare in viaggio su un’incandescente autostrada: la prima imprendibile e nervosa, la seconda dai tratti fortemente psichedelici.
La vista si allarga, gli spazi diventano infiniti in Muad’Dib. L’orizzonte è vasto, la terra ribolle sotto i piedi, tanto che a momenti riporta alla mente immagini e mood del Live at Pompeii dei Pink Floyd.
L’album si chiude con The Old World, un brano contemplativo, lineare ma ricco di sensazioni intime e profonde. La voce calda e ruvida canta con un’inaspettata delicatezza, su arpeggi di chitarra ed un colorato pattern di percussioni.
Unda Maris è un ottimo disco, che ha un solo (piuttosto grande) difetto: essere l’ultimo. A quanto pare i Van Cleef Continental hanno deciso che il 2015 sarà il loro ultimo anno di attività, ed il tour ora in corso si concluderà con un concerto a Novembre nella loro Brescia. 

Credits

Label: Goddes Recordings – 2015

Line-up: Andrea (Vocals, Guitar) – Elena (Keyboards) – Helgast (Drums) – Giorgio (Bass)

Tracklist:

  1. Spain
  2. Monte Altissimo
  3. White Rhino
  4. Drive
  5. Heliobatis Radians
  6. Muad’Dib
  7. The Old World

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Unda Maris – video teaser

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