Federico Cimini è un calabrese trapiantato in quel di Bologna, dove cerca di far diventare la sua passione per la musica qualcosa di concreto. Nel 2010 esordisce con un EP, Non trovo i miei calzini, facendosi notare anche attraverso concerti e concorsi. Grazie all’etichetta Mkrecords, nel 2013 pubblica il suo disco d’esordio, L’importanza di Chiamarsi Michele. Il 2015 è l’anno di Pereira, il secondo album di Federico. Registrato da Andrea Rovacchi (già collaboratore di Marlene Kuntz, Cisco, Vinicio Capossela, Patti Smith) al “Bunker” di Rubiera; montato e arrangiato con il contributo di Mirko Onofrio (Red Basica, Brunori Sas), l’album si avvale della collaborazione Cristicchi in Pelleliscia e Kutso in Bruno l’erede di Pino.
Pereira è un album all’insegna dell’ironia, della rottura degli schemi. Un modo di comunicare che ricorda un po’ quello che fu di Rino Gaetano, anche se Federico Cimini ha una sua personalità ben definita. I testi sono farciti di malinconia, disillusione, accompagnati da ritmi trascinanti e coinvolgenti.
Ascoltando Pereira, ci si trova davanti ad un album ben suonato, che si ascolta con un sorriso amaro stampato in faccia. Un disco da ascoltare e riascoltare per scoprirne e apprezzarne ogni sfumatura.
Credits
Label: MkRecords – 2015
Line-up: Federico Cimini
Tracklist:
- Bianca
- Pereira
- Come fare
- Pelleliscia
- L’assassino
- Stella cadente
- Blu
- Maria
- Quel giorno in cui credevo (di essere normale e invece mi sono dovuto nascondere)
- Bruno l’erede di Pino
- Il mondo diverso
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