L’unica strada per mantenere innovativo e sperimentale un genere come il progressive era ed è quello di miscelarlo costantemente nell’oceano del jazz-rock. Questo tipo di attitudine è stato sempre rintracciabile nel gruppo torinese sin da quando nel 1974 esordì con il famoso album Tilt. Quel modo di amplificare la linea melodica sovrapponendo più strumenti, regalando ad ogni brano atmosfere sinfoniche dal sapore mediterraneo, è sempre stato il verbo progressive di Arte e mestieri. Questa cifra stilistica si è sempre preservata, valicando cambi di formazione e superando le correnti gravitazionali del tempo. Il loro sound è sempre denso, carico di sfumature sonore mai pesanti e indirizzate ad un pieno coinvolgimento del fruitore. La poetica dei loro testi continua ad essere un qualcosa di riflessivo e meditativo sulla vita dell’uomo, sulla società e sulla natura. Dopo quarant’anni in questo ultimo capitolo viene rimarcato questo concetto prendendo spunto dalla teoria degli Universi paralleli. Memorabili i versi metaforici del brano L’ultimo Imperatore: “la pioggia sporca di malinconia… e movimenti di opinione nelle costruzioni di cattedrali senza Dio… e compromessi elaborati dalla perversione dei sacerdoti senza Dio…”. I testi sono sempre in completa fusione con lo spessore e la complessità delle armonie ricercate dal gruppo fondato da Gigi Venegoni e Furio Chirico. In ogni brano c’è spazio per gli strumenti più svariati, dal violino al sassofono, al flauto che in Dune e Pacha Mama sono suonati da un ospite speciale: Mel Collins dei King Crimson. Da notare anche la partecipazione di Lino Vairetti degli Osanna nella bonus-track Nato. Universi paralleli è un disco di progressive moderno dal retrogusto jazz-rock, dove l’improvvisazione è occasione di ricerca melodica e non un puro sfoggio di sterile virtuosismo. E’ nel catalogo della storica etichetta Cramps, ma poteva rientrare anche in quello della moderna KScope di Steven Wilson. Gradito ritorno di una band che è appartenuta ad una delle migliori scene della storia del rock in Italia.
Credits
Label: Cramps – 2015
Line-up: Furio Chirico (Drums, Percussion) – Gigi Venegoni (Acoustic and Electric Guitars, Keyboards) – Marco Roagna (Acoustic and Electric Guitars) – Roberto Puggioni (Fretless Bass, Bass) – Iano Nicolo (Vocals) With: Piero Mortara (Accordion, Piano, Keyboards) – Lautaro Acosta (Violin) – Arturo Vitale (Soprano Sax) – Mel Collins (King Crimson) (Soprano Sax, Flute).
Tracklist:
2. Dune
3. Pacha Mama
4. L’ultimo Imperatore
5. Finisterre
6. Johann
7. Restare Immobilo
8. Borea
9. Pandora
10. Linea d’Ombra
11. Comunicazione Primordiale
12. La Luce il Fondo al Tunnel
13. Nato (Bonus Track)
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