Oggi parliamo di soul, come ci suggeriscono i nomi degli artisti; un soul dalle radici 60s, lisergiche, raffinate, drammaticamente emozionali, strazianti ed al tempo stesso brillanti come una supernova all’apice della sua vita.
Nicole Willis, la sua voce, le sue vibrazioni, sono difficili da dimenticare una volta ascoltate; newyorkese, mezzo secolo sulle spalle di produzioni e collaborazioni (ve li ricordate i Pizzicato five?). I Soul Investigators, invece, vengono da Helsinki, suonano insieme dal 1998 e sono specializzati nelle sonorità anni 60 dalle venature r&b. La combo, nata nel 2005, riesce in questo album, come nei due precedenti, a dar vita a melodie senza tempo e senza alcun spazio.
Gli arragiamenti sono puliti, calibrati ma potentemente ricchi e pieni.
L’hammond, che strizza l’occhio allo psychedelic cyrcus dei magici anni 60, dà vita, insieme alla vocalità profondamente consapevole di Nicole, ad un impianto potente e convincente.
Certo, il rimando ad Amy Whinehouse potrebbe essere immediato e, nel confronto, la compianta Amy ne uscirebbe forse vincitrice per grinta e quel tocco graffiante che, a volte, in questo album, latita un po’.
La Motown e le sue atmosfere, comunque, sembrano essere davvero molto vicine: Open Sky, Angel (aka l’apoteosi della ballad) e One in million ne sono un esempio.
Il funky della decade dei 70 viene fuori, prepotente, in pezzi ritmati e sincopati come Let’s communicate, dove l’assolo di una chitarra lisergica raggiunge il climax e diventa imponente protagonista.
Paint me in a corner, precisa, delicata quanto drammaticamente malinconica, mischia pulsioni r&b ed un lavoro di arrangiamento patinato da brividi. Le soffici percussioni sul finale chiudono un cerchio già ampiamente riuscito.
Ci conducono verso la fine dell’album le sonorità afro-funk di Hot Souce con le quali ci risulta davvero difficile star fermi e sottrarci dal tenere il tempo.
Postilla sui fiati: sobri, calibrati e raffinati, così da rendere ancora più eleganti gli arrangiamenti.
Il fascino della Willis e dei suoi musici norvegesi è un fascino vintage e malinconico, ritmato e profondo, come la musica dell’anima e l’r&b insegnano.
Il consiglio è di ascoltarlo attentamente: Detroit e le cofane cotonate delle Supremes vi sembreranno vicine come non mai.
Credits
Label: Timmion Records/Lights in the attic
Line-up: Sami Kantelinen (basso); Antti Määttänen (Hammond organ);Seppo Salmi (chitarra); Jukka Sarapää (percussioni); Pete Toikkanen (chitarra);Nicole Willis (voci); Erno Haukkala (Trombone, flauto); Antti Lauronen (sax baritono, flauto, percussioni); Jimi Tenor (sax tenore, flauto); Lasse Tolvanen (sax tenore); Martti Vesala (tromba, filicorno)
Tracklist:
- One in a millione
- Where are you now
- Let’s communicate
- Angel
- Bad vibrations (instrumental)
- Together we climb
- Open sky
- Paint me in a corner
- Thief in the night
- Volture’s prayer
- Hot souce (bonus track)
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