Da qualche anno, il Veneto si sta rivelando una vera e propria fucina di talenti per quanto riguarda il rock made in Italy. Ne sono una conferma Gli Uffici di Oberdan, trio trevigiano che arriva al suo esordio discografico con La velocità degli anni, Ep che si avvale della collaborazione di Nicola Manzan (Bologna Violenta).
Il nome del gruppo fa riferimento alle vicende di Guglielmo Oberdan, martire per la patria giustiziato nel 1882, reo di aver preparato un attentato all’imperatore austriaco Francesco Giuseppe con il fine di liberare il suolo italico dal dominio straniero. Personaggio a cui fa riferimento anche la traccia scelta come apertura dell’Ep, Due bombe in tasca, il cui video è stato pubblicato il 28 settembre e si avvale della regia di Federico Rosada.
Gli Uffici di Oberdan propongono un genere che non ha niente di particolarmente innovativo, ma lo fanno in modo impeccabile e, soprattutto, facendo emergere tutta la loro personalità. La velocità degli anni presenta cinque brani in cui sono riff di chitarre taglienti e batterie potenti a farla da padrone. Un punk rock caratterizzato da una voce particolare, graffiante e inconsueta. I testi, tutti in italiano, trasudano rabbia verso lo scorrere inesorabile del tempo, l’isolamento a cui ci stanno portando e l’immobilità di chi si fa scivolare tutto oltre senza provare a reagire, sprecando l’esistenza. Contemporaneamente, però, si legge anche una gran voglia di fare qualcosa per avviare un cambiamento.
La velocità degli anni è un’ottima presentazione per Gli Uffici di Oberdan. Cinque pezzi che mettono in luce tutte le potenzialità del trio veneto. Restiamo in attesa di una conferma sulla lunga distanza.
Credits
Label: Autoprodotto – 2015
Line-up: Davide Cadoni (chitarra, voce) – Davide Amadio (batteria) – Pasquale Rao (basso)
Tracklist:
- Due bombe in tasca
- Contronatura
- Vuoi di più
- China
- Perdo tempo
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