Spesso le band, passando da un disco all’altro, cercano di evolvere ma questa evoluzione, però, diventa molte volte un modo per complicare i suoni. Le tecnologie che si sviluppano di anno in anno, infatti, possono sì portare delle novità ma molto frequentemente rovinano il concept musicale che una band si crea negli anni. In questo caso, con Heartache City, le CocoRosie invece di andare avanti, decidono consapevolmente di fare qualche passo indietro. E’ una scelta ben congegnata, infatti, quella delle sorelle Casady, il cui nuovo lavoro si ispira al primo album La Maison De Mon Reve. Sintetizzatori, loop e stratificazione dei suoni scompaiono del tutto lasciando il posto ad una musica minimalista, semplice ed essenziale. A differenza degli ultimi album infatti gli altri musicisti sono poco coinvolti e si preferisce far prevalere le voci. I brani, scritti in Francia e registrati in Argentina, non hanno subito particolari influenze dai luoghi a parte forse Un Beso, che per semplice coincidenza riprende il ritmo della cumbia, una musica popolare del Sud America; brano per altro molto interessante, realizzato sfruttando i suoni di un vecchio organo.
La nuova avventura delle CocoRosie riparte da questo lavoro, il sesto per l’esattezza: un ritorno alle origini che allo stesso tempo rappresenta una crescita e una maggiore consapevolezza dei propri mezzi.
Credits
Label: Autoprodotto – 2015
Line-up: Bianca e Sierra Casady
Tracklist:
- Forget Me Not
- Un Beso
- Lost Girls
- Heartache City
- The Tower Of Pisa
- Bed Bugs
- Tim And Tina
- Big And Black
- Lucky Clover
- No One Knows
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