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Dio ti salvi – Esterina

recensione_esterina-diotisalvi_IMG_201601Le coincidenze non sono mai tali. Si ascolta un disco, si legge il comunicato di presentazione, lo si dimentica per un po’, lo si riascolta più e più volte in auto nelle strade tortuose dell’Appennino dopo essere stati a camminare in cresta tra Emilia e Toscana. Per quelle strade il disco suona straordinariamente adatto, nella sua ruvidezza e nebulosità. A distanza di tempo poi capita di riprendere a mano il comunicato di presentazione per poi scoprire che proprio quei paesaggi e perfino lo stesso sentiero in esso venivano citati, portati come esempio, presentati come chiavi di lettura dell’intero album.
Questa è una delle grandi magie delle quali è capace la musica.
Dio ti salvi è il quarto lavoro discografico della band toscana Esterina: un oggetto tanto prezioso quanto umile nella sua fattezza. Ascoltando i nove brani che compongono questo album si assapora il gusto genuino della musica intesa come prodotto di un artigiano.
Nessun manierismo o barocchismo: in Dio ti salvi tutto si muove come una carezza offerta da una mano ruvida che non riesce a trattenere il suo calore.
Chitarra, basso e batteria si appoggiano ad una voce incapace di virtuosismi canori ma assolutamente prefetta ed espressiva come recentemente poche volte capita di sentire; tastiere e fiati impreziosiscono con personalità tutti i brani innalzando il resto.
La semplicità, fondante e caratteristica, non è però priva di ingegno e gusto negli arrangiamenti e nella capacità di articolare tensione e momenti più distesi come nell’emozionante Sovrapporre o nella iniziale Pantaloni corti. La delicatezza di Canzonetta è sorprendente alla pari dell’inaspettata varietà di Mutande. La profondità dei testi, invece, è spiazzante per la sua precisione chirurgica.
Dio ti salvi è un album nel quale sembra mancare qualcosa ma non si comprende cosa. Di ascolto in ascolto, colpiti da una benefica malinconia, ci si accorge che a mancare in quel disco siamo proprio noi che lo stiamo ascoltando. In quel momento possiamo entrarci, diventandone attori, e tutto acquista un nuovo senso.

Credits

Label: Le Arti Malandrine – 2015

Line-up: Fabio Angeli (chitarra, voce, elettronica) – Massimiliano Grasso (piano rhodes, fisarmonica, chitarra, elettronica, voce) – Giovanni Bianchini (batteria) – Michele Vannucchi (basso) – Lorenzo Del Grande (flauti, clarone, vibrafono, glockenspiel, diamonica, synth)

Tracklist:

  1. Pantaloni corti
  2. Dio ti salvi
  3. Puta
  4. Stanno tutti bene
  5. Stesse barche
  6. Canzonetta
  7. Sovrapporre
  8. Mutande
  9. Fabula sangue

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Dio ti salvi – streaming

Puta – video

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