Metti una location incredibile (25 metri sotto terra!). Metti l’amore per la musica di qualità e l’ostinazione di volerla portare in una delle città più difficili d’Italia. Metti la vera amicizia, quella che ti fa superare qualsiasi difficoltà logistica spazio-temporale. Metti tutto questo per la sola voglia di suonare canzoni che devono arrivare dritte al cuore e che devono rimbalzare in queste vecchie cisterne, rianimando le speranze di coloro che si ripararono durante la seconda guerra mondiale. Ed ecco che ti trovi ad assistere ad un concerto intimo di vere e semplici emozioni nel nome del numero perfetto che questa sera è due. Sì! Perchè per fare rumore emozionale basta un duo chitarra e voce come quello de I Riva, che, anche se in veste acustica, riescono ad emanare un’energia dirompente. Hanno dalla loro un cantautorato giovane ed incisivo, per nulla piacione e farcito di elettronica di moda. Le canzoni da Le nostre vacanze sono finite sono dirette e fotografano tutte l’alone nostalgico ed il peccato originale di essere quelli della generazione nata negli anni ottanta che paga gli pseudo-fasti di quegli anni. I due ragazzi napoletani sanno tenere il palco assomigliando solo a loro stessi, alla loro voglia di essere vivi cantanto quello che sentono in questi anni d’incertezza. Da un duo succede un altro duo nel segno sempre della genunità artistica: un grande chitarrista ed una grande voce. Da un lato l’ex-chitarrista dei Perturbazione Gigi Giancursi e dall’altra l’attrice/cantante Linda Messeklinger. E subito si respira un’alchimia unica tra di loro. Il duo torinese riesce a catturare l’attenzione del pubblico con semplicità e delicatezza. Il segreto è la capacità di alternare pezzi inediti e cover tratte dal loro disco di debutto Greensongs, figlio di una fortunata campagna di crownfounding. Volano forti emozioni quando eseguono brani inediti come Una stagione in silenzio, Eterno secondo, Niente di più e Le giustificazioni, dove l’amore in tutte le sue declinazioni è raccontato nella maniera più originale possibile. Il dialogo delle due voci è magico, da Linda fuoriesce tutta la sua attitudine alla recitazione e quindi il suo modo unico d’interpretare anche le cover, sono fantastiche These days (Jackson Browne), Clementine (Sarah Jaffe), Everything’s allright (from Jesus Christ Superstar), Polly (Nirvana) e Love will tear us apart (Joy Division). Anche la selezione molto variegata delle canzoni coverizzate è la testimonianza di un desiderio assoluto di suonare e cantare semplici canzoni che sono diventate proprie nel corso della vita. Anche in questo si può dimostrare la vera “indipendenza” rispetto a canoni e trend della musica mainstream. Veramente un grande concerto in una suggestiva location, il tutto grazie allo staff organizzativo (ricordiamo il mitico direttore artistico della rassegna Peppe Guarino) e alle band che in nome della musica e dell’amicizia hanno lavorato al massimo.
Home / Editoriali / Live report / Emozioni sotterranee: Linda & The Greenman @ Suoni dal Sottosuolo (NA) 18/03/2016
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