Home / Editoriali / Per rinascere dall’acqua all’aria: Flavio Giurato @ LaFactory Arci, San Pietro Vernotico (BR) 04/06/2016

Per rinascere dall’acqua all’aria: Flavio Giurato @ LaFactory Arci, San Pietro Vernotico (BR) 04/06/2016

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“Voglio essere un tuffatore per rinascere ogni volta dall’acqua all’aria”. Canta così Flavio Giurato nel brano che presta il titolo al suo album del 1982 Il tuffatore. E canta così in questo primo e caldo sabato di Giugno in quel de LaFactory Arci, al termine di un intenso concerto fortemente voluto dal collettivo del programma radiofonico GustoFolk per chiudere il sipario dell’omonima rassegna live, in collaborazione con l’Arci e il comune di San Pietro Vernotico. Sul palco la figura imponente ed ermetica di Giurato con in braccio una chitarra, davanti a lui diverse generazioni a confronto assorte in un silenzio quasi religioso. Un live dal forte impatto emotivo dicevamo, intimo ed impegnato viste le tematiche trattate, dove il cantautore romano con enfasi e fare sicuro tesse le fila di storie nude e crude, attingendo a vecchi e nuovi lavori. Si passa dalla misteriosa scomparsa del fisico italiano Ettore Majorana (La scomparsa di Majorana) all’esperienza come musicoterapeuta in una struttura psichiatrica che lo ha visto coinvolto negli anni di assenza dalla scena musicale e che ha ispirato In caso di cura, entrambe tratte dall’ultimo album La scomparsa di Majorana (Entry – 2015). Non mancano grandi classici del passato come Il rondone (Per futili motivi – 1978) richiesta a gran voce dal pubblico, l’amore di Marco Polo per Monica, lo stesso amore che prova per la sua Venezia (Marco e Monica tratto da Marco Polo del 1984), Centocelle e l’abc del cantautore ne Il manuale del cantautore (entrambe estratte da Il manuale del cantautore del 2007). Da Il Tuffatore Giurato presenta anche Valterchiari e una versione narrata delle dolcissime e passionali Orbetello e Orbetello ali e nomi. Se c’è da trovare una piccola pecca forse è proprio qui, in questa interpretazione sussurrata e celere, che sembra aver perso un po’ del trasporto e dell’irrequietezza che si avvertono solitamente in questi due brani tra i più suggestivi della sua carriera. C’è spazio anche per qualche inedito tra cui Digos, che è parte di un concept sulla migrazione a cui il cantautore sta lavorando dal titolo Le promesse del mondo, con l’impegno e la speranza di tornare presto in Puglia con i suoi due compagni di viaggio per farcelo ascoltare.
In una giornata che ha visto questa cittadina del brindisino in lutto per la tragica scomparsa di un giovane del posto, perdita alla quale lo stesso Giurato rivolge un pensiero e un applauso, il concerto di questo “artigiano” della canzone italiana (come egli stesso si definisce) ha avuto l’essenza di un piccolo grande miracolo soprattutto per chi come lui vorrebbe essere un tuffatore e riemergere dallo stato di apnea cui è costretto dalle vicissitudini e brutture quotidiane.
(Foto di Mariateresa Contaldo)

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