Passeggiare sul ponte tibetano del baratro dell’anima maledetta. Ritrovarsi senza luce inseguendo il suono primordiale. Invocando in una danza sciamanica eterna i propri demoni interiori. Voler ritornare indietro in un crackling post-mortem e scoprire di essere sempre figlio di Orfeo. In brani destrutturati, dove l’istinto è improvvisazione-sostanza, dove accenti jazz sporcano gli impeti post-rock, ci imbattiamo nel disco più lisergico dei Julie’s Haircut. La sospensione psichedelica è il mood principale, tracciato da chitarre ipnotiche e tastiere messianiche e oniriche al tempo stesso, dove il sassofono della new-entry Laura Agnusdei rimembra l’esistenza. Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin è un condensato di esperienze extra-sensoriali, si è catapultati in una dimensione dove lo spirito umano si confonde con l’Universo, si viene messi davanti al concetto del tempo lineare tra futuro e passato, dove il presente è solo lo stato dell’anima che sta ascoltando in quel momento l’ultimo capolavoro della band modenese. Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin è spiazzante come le atmosfere di F♯ A♯ ∞ dei Godspeed You! Black Emperor. Potrebbe essere la colonna sonora perfetta della serie televisiva The OA. Questa è la musica alternativa che dovrebbe sempre provenire dal mondo indipendente italiano.
Credits
Label: Rocket Recordings – 2017
Line-up: Nicola Caleffi – Luca Giovanardi – Andrea Rovacchi – Andrea Scarfone – Ulisse Tramalloni – Laura Agnusdei – Laura Storchi
Tracklist:
01. Zukunft
02. The Fire Sermon
03. Orpheus Rising
04. Deluge
05. Salting Traces
06. Cycles
07. Gathering Light
08. Koan
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