Disegnare il suono, arte di pochi. Devi aver scandagliato la materia sonica per molti anni. Devi averla esplorata in precedenti vite in tutte le sue possibili reincarnazioni. Tutto questo è accaduto a Richard Barbieri che sia con i Japan che con i Porcupine Tree è riuscito ad perlustrare i percorsi infiniti del sintetizzatore tra la new-wave ed il progressive-rock. Richard Barbieri usa le manopole di un synth come i colori della tavolozza di un pittore, dilata il suo suono per disegnare orizzonti immaginari. In questo suo terzo lavoro solista si manifesta tutta la sua creatività compositiva, non si ferma alla generazione di atmosfere senza tempo, ma va oltre scolpendo il ritmo attraverso una pregevole programmazione delle percussioni e arricchendolo di arrangiamenti di stampo jazz-fusion. Ci sono momenti unici quando le linee melodiche dei brani sono intensificate dalla tromba di Luca Calabrese, dal sax di Lisen Rylander Love come accade nelle suites Solar sea e Solar Storm. Suadente e esoterica è Unholy. In tutti i brani si percepisce questo intento di dare forma sonica a quel concetto panteistico di vedere l’essere umano in piena simbiosi con la natura e l’universo. Ognuno di noi è un piccolo grande cosmo. Nelle intuizioni di Richard Barbieri c’è dietro tutta la tradizione della musica elettronica strumentale che parte da Mike Oldfield per giungere a Jean Michel Jarre. Ascoltare Planets + Persona è come immergersi nelle acque profonde di una caverna sotterranea per poi riemergere in un cielo stellato di una galassia lontana, dove si perde il concetto di spazio-tempo.
Credits
Label: Kscope – 2017
Line-up: Richard Barbieri(keyboards,synths).
Tracklist:
1. Solar Sea
2. New Found Land
3. Night Of The Hunter
4. Interstellar Medium
5. Unholy
6. Shafts Of Light
7. Solar Storm
Link: Sito Ufficiale.