Contaminare il metal con gli ottoni significa sperimentare con la S maiuscula. Entrare negli abissi delle convulsioni soniche di Francesco Bucci e Paolo Raineri, coadiuvati dalla batteria di Beppe Mondini, è una sfida per l’ascoltatore che non ama il ritornello facile, che non ama sentirsi sicuro. Gli Ottone Pesante avevano già vestito in maniera diversa i Calibro 35 nell’ultimo tour. Ora con Brassphemy Set In Stone, loro album d’esordio, sottolineano questa loro attitudine a riscrivere le regole del metal, intingendolo di cavalcate alla Aram Khachaturian, di iperboli gitane alla Goran Bregović e di atmosfere oscure atemporali alla Neurosis. Esempi di tutto questo sono brani come Brutal, Nights Blood e Trombstone. Il metal ed il doom come pura suggestione sonora, dove la distorsione ed il growl diventano le dissonanze di fiati impetuosi e dirompenti. In brani come Pig Iron, Melodic Death Mass e Redsmith Veins sembra anche di sfiorare il free-jazz spaziale di Sun Ra e l’Arkestra. Siamo davanti ad un disco talmente veloce che la ricerca del suono e l’improvvisazione possono sovrapporsi a quello del rumore per l’ascoltatore non avvezzo a tali tornadi di note. Un disco per chi ama essere spiazzato ad ogni secondo.
Credits
Label: B.R.ASS – SoloMacello – ToomiLabs – 2016
Line-up: Paolo Raineri (tromba) – Francesco Bucci (trombone) – Beppe Mondini (batteria).
Tracklist:
01. Brutal
02. Nights Blood
03. Bone Crushing
04. Torture Machine Tool
05. Trombstone
06. Copper SulpHate
07. Pig Iron
08. Melodic Death Mass
09. Redsmith Veins
10. Apocalips
Link: Sito Ufficiale.