Le facce del rock sono infinite. Può capitare di imbattersi nello spaghetti-pizza indie-rock. La pizza e gli spaghetti possono avere i sapori delle pie anglosassoni? Quale musica avrebbero realizzato i Bloc Party e Franz Ferdinand se fossero nati alle falde del Vesuvio? Sicuramente quella dei The Collettivo. Something About Mary Quant è un concentrato di energia rock dove si mischaino fughe post-punk e uncini melodici di natura dance a cui non si può resistere. Il corpo è preso in una morsa di adrenalina senza via di scampo. Brani come Selfish e Dancer sono bombe ad idrogeno… scuoterebbero anche un vecchio. Al ritmo e alla creatività strumentale di questa band si affiancano testi di ironia unica… dalle dancefloor alle palestre nessun luogo è immune dalla loro satira pungente… persino i Muse sono beffati in We Don’t Like The Muse. Come gli Skiantos rivestivano i gruppi punk degli anni settanta di bolognese ironia analogamente The Collettivo tingono di vena tutta partenopea (cantando in inglese) i gruppi post-punk revival odierni della scena UK. Nelle chitarre c’è non solo un’attitudine post-punk ma anche quella del pop anni ottanta come in Superman. Siamo davanti ad un prodotto di qualità, interessante per l’originalità nel seguire i modelli inglesi rivisitandoli nella propria matrice partenopea. Live sono incendiari!
Credits
Label: Materia Principale – 2008
Line-up: Sollo (vocals) – Mark E Tiell (drums) – Elfo Saiia (guitars) – Calijunior (bass) – Dario Casillo (keyboard).
Tracklist:
- Dancer
- Does Anybody Want Me?
- Selfish
- My Sweet Radio
- London Town
- Lies
- Calm Down
- Superman
- Wasted Time
- We Don’t Like The Muse
Links: MySpace