Home / Recensioni / Album / Oltre lo specchio – Marco Notari

Oltre lo specchio – Marco Notari

Basta lasciar dilagare la poesia, farla scorrere in un petto che abbia imparato a non aver bisogno di argini, ed un’impalpabile creatura fatta di musica e malia si presentifica per condurre Oltre lo specchio, in una dimensione altra che ha per confine non la pelle, ma la carezza delle infinite onde del mare. Ri-trovarsi in quest’altrove significa giungere presso il proprio fondo per scoprirne l’essenza e coglierlo come il fondamento di sé, significa aprire l’essere ed aprirsi ad esso per comprendere che l’andare oltre, il tendervi, appartiene alla nostra sostanza. Al di là dello specchio non si trovano “vie di scampo o illusioni di miele” a cui appigliarsi, ma la luce del vero, a volte ferocemente abbagliante, che illumina il sentire. Al di là dello specchio non ci sono lancette né quadranti, si viene accolti da un battito… è questo che scandisce il tempo, che fa il tempo, insegnando, pulsazione dopo pulsazione, il fluire al sangue. Oltrepassando il riflesso delle cose, ci si ritrova, tra Lacrime e Libellule, in un mondo abitato da essenze poetiche. Sotto una pioggia di assenzio si dischiudono Ninfee mentre nell’aria petali compiono danze… è attraversando questo cielo che si conquistano Vertigini da sfiorare e immaginare, che si apprende a “non fingere che coscienza non sia dolore”.
Incalza la vibrazione delle corde, mentre il battito continua senza posa a penetrare nella carne, ogni scossa chiede all’anima di farsi senziente e cosciente, di lasciare ai riflessi l’inganno perché si possa tornare a meravigliarsi davvero, a tremare, a sentire. Strappati dagli strumenti e dalla voce dall’oblio di un sonno cieco, si ritorna al cospetto del sogno e in esso si impara a non mentirsi, a riconoscere anche le proprie miserie, a mettersi in ascolto delle proprie ferite per non aver più paura di cercare quegli occhi che saprebbero salvarci da noi stessi, di chiedere loro “una cura speciale… normale”.
Marco Notari, con i suoi Madam, ha il coraggio di condurci al di là per mostrarci le nostre gioie automatiche e i nostri mondi di plastica, lo fa per violare le nostre labili difese, per lacerare i pensieri sclerotizzati, per fare del corpo un’apertura, per scivolarvi dentro come respiro e pronunciare l’incanto, facendo sì che accada. Le sue mani fattesi parola ci trascinano nell’oltre affinché Elisewin venga a sussurrarci bellezza tra i capelli e le dita e le libellule ci portino sulle loro ali la pazienza, quella capace di nutrire l’attesa di una notte che giunga a portare purezza e occasione di volo. Al di là dello specchio si può anche restar fermi in un fiore, ma si imparerà a non lasciarsi inchiodare dal dolore alle corolle… ci si ritroverà capaci di essere come l’eroe con una sola ala disegnato da Klee, costantemente tesi e protesi, anelanti, sempre ben al di là dei propri limiti.
Basta una visione e si ri-nasce “nel giardino tra passioni e ciliegi”, lì dove svelare a se stessi ciò che si è. Allora l’innocenza potrà anche svanire e il ghiaccio asciugare il salice, ma basteranno ali di fango per portarsi tra i fiori di ebano a tremare guardando il sole, sul Lamento d’inverno saprà chinarsi l’aurora e noi avremo imparato a lasciarci strappare via da lei il cuore perché già coscienti del senso che questo ci donerà.
I sospiri degli ottoni si alzano piano per offrire diafana materia alla creatura di musica e malia che ci ha av-vinti, si fa prossima a noi questa concrezione d’aria nuda per insegnarci il respiro, per renderci senza peso, atti al volo, ad essere… Oltre lo specchio.

Credits

Label: Artes Records- 2006

Line-up: Marco Notari (voce, cori, chitarre acustiche, fender rhodes) – Ghego Zola (chitarre elettriche, e-bow) – Lorenzo Serra (chitarre elettriche, e-bow) – Roberto Sburlati (basso) – Pax Caterisano (batteria) – Ospiti: Giulio Casale (cori e voce della società in Automi, programmazioni) – Matteo Curallo (pianoforte e programmazioni in Oltre lo specchio) – Giampiero Malfatto (trombone in Oltre lo specchio) – Testi e musiche di Marco M. Giovannone Notari ( in 1 e 4 testo di Marco M. Giovannone Notari e Giulio Casale, in 8 musica di Marco M. Giovannone Notari e Giulio Casale) – Produzione artistica: Giulio Casale- Arrangiato e suonato da Marco Notari & Madam

Tracklist:

  1. Ninfee
  2. Speciale
  3. Vertigini
  4. Noia sacrificale
  5. Lacrime
  6. Lamento d’inverno
  7. Elisewin
  8. Automi
  9. Libellula
  10. Oltre lo specchio

Links:Sito Ufficiale,MySpace

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

2 commenti

  1. Questo album mi ha innamorata al primo ascolto e le tue parole sanno raccontare le emozioni che regala.

Leave a Reply