A un anno esatto da Masseduction, portato trionfalmente in tour, prima in solitaria poi con una band di ‘fantocci’ fetish, St. Vincent reinterpreta quelle composizioni dando nuova veste minimale all’album che diventa, con una semplice aggiunta di vocale, Masseducation.
Come dichiara la Clark ‘le canzoni sono cose viventi. Crescono, si evolvono, cambiano sentimenti e personalità col passare del tempo‘. Ed è senz’altro mutevole la creatività della musicista di Tulsa: oltre agli arrangiamenti curati per le due versioni dei live ha anche snocciolato remix, personali o in collaborazione con altri interpreti e autori come la scozzese Kelly Lee Owens, attiva nella versione sperimentale di New York.
Stavolta le canzoni si mettono a nudo, come nella copertina retrò, grazie al solo accompagnamento del piano di Thomas Bartlett, con movimenti lenti, voce lirica, pathos e morbidezze da camera, portati anche sul palco della Cadogan Hall di Londra lo scorso settembre.
C’è da credere che la prossima mossa di Annie sarà ancora una volta sorprendente.