Nel caos quotidiano capita di incrociare un “mattiniero” partenopeo che canta la delicatezza dell’anima con perfetta attitudine d’artista alternative-folk inglese. Questo non meraviglia chi ha conosciuto i Pipers, band indie-pop partenopea, che con tre dischi all’attivo si è fatta notare nell’ultimo decennio aprendo gruppi internazionali come Turin Brakes, The Charlatans e James Walsh(Starsailor). La voce di quel gruppo era Stefano De Stefano, che oggi si propone in veste solista dietro il moniker An early bird. Il suo album di debutto Of Ghosts and Marvels è denso di ballad acustiche immerse per lo più in arrangiamenti d’archi ad esaltare le concentriche delicate melodie. At sunset e Warning signs potrebbero muoversi alla perfezione in Ether Song dei Turin Brakes. Till down è un piccolo gioiellino. La voce di Stefano è sinuosa e si muove tra quella di Gravenhurst e Badly Drawn Boy. Insomma le dieci tracce di Of Ghosts and Marvels scorrono delicate inseguendo le lezioni di Elliot Smith e Ray Lamontagne. An early bird è un interessante progetto indie-folk di matrice italica, fortemente esportabile come quello più oscuro-cosmico del siciliano Gioele Valenti aka Herself. C’è bisogno di questi progetti per sprovincializzare la nostra Italietta del solo bel canto e finto talento. Un disco dal mood nostalgico che regala momenti di pace bucolica.
Credits
Label: Dead Bees – 2018
Line-up: Stefano De Stefano (Vocals, backing vocals, guitars, harmonica, dulcimer, acoustic piano).
Tracklist:
1. To the Trees
2. Something Left
3. Never Ending Present
4. At Sunset
5. Warning Sign
6. Till Dawn
7. Let Me Go
8. Compromise
9. Your Sewn Mouth Secrets
10. Still I Had to Love You
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