Quando sembrava che nella terra di Albione nascessero solo band di cloni, quando neanche dalle tenebre dell’underground inglese sembrava emergere qualcosa di veramente nuovo e interessante… ecco che un manipolo di ragazzi scozzesi di Glasgow sono riusciti a compiere il miracolo: Glasvegas. Una band capace di esprimere nei testi la decadenza della nostra società occidentale focalizzando su tutte le microtragedie e i microdrammi che hanno cambiato l’individuo. Un individuo colpito nel momento fondamentale della formazione della propria coscienza: la giovinezza. Attraverso un rock arioso e incisivo di matrice new-wave e un cantato molto sixty i Glasvegas, come un ciclone, hanno spazzato via tutti i predecessori. Sono tra le migliori realtà musicali del 2008 e LostHighways è riuscita ad approfondire il progetto con questa esclusiva intervista. (In streaming autorizzato dalla Sony Music (UK) il loro successo Daddy’s gone).
Quale storia si cela dietro il nome?
Volevamo un nome che non fosse ovvio e che rimandasse a vampiri gotici o a qualcosa di “dark”, in senso lato Cercavamo un nome che facesse scavare un po’ più nel profondo, per scoprire quello che abbiamo fatto. Glasvegas suona molto bene e la lingua rotola una meraviglia!
Quali e sono le vostre influenze musicali?
Ci sono molte influenze ed è dura circoscriverle ad un numero limitato. Ispirazione ed influenze sono molto difficili da definire perché puoi essere influenzato da nulla, come da una passeggiata per la strada o un buon pasto o un evento casuale.
Daddy’s Gone and Flowers & Football Tops parlano del declino della nostra società. Il consumismo ha generato una grande tristezza e una perdita di valori morali ed etici per le ultime generazioni. Le vostre canzoni focalizzano su questo aspetto. Cosa pensate dell’attuale crisi finanziaria?
Non si può dare la colpa di tutto ai soldi e alla crisi finanziaria. Ritornando a quando tutto coincideva con un periodo florido e tutti avevano molti soldi, puoi notare che c’era ancora gente che lasciava le famiglie o era uccisa. E’ veramente facile nascondersi dietro le circostanze, semplicemente le persone conoscono esattamente quello che stanno facendo e non hanno considerazione delle conseguenze. Il grosso crack finanziario è un problema, ma non è una scusa per il degrado sociale. Daddy’s gone parla di pensieri di non pentimento e Flowers & Football parla di qualcuno a cui è stato detto della morte del suo bambino, un evento che paradossalmente finisce per essere non rilevante. .. o se lo è, non lo sarà per nessuna crisi finanziaria.
Come è nata la straordinaria Stabbed? Dove e quando Beethoven ha incontrato la vostra poesia?
James ha provato Stabbed un paio di volte ma non riusciva mai ad inquadrare la giusta atmosfera del brano, il giusto suono che avrebbe dovuto avere. Stava camminando verso lo studio per definire i demo per l’album, ascoltò la Sonata al chiaro di luna provenire da una finestra aperta e qualcosa si insinuò nella sua testa. Ecco le circostanze a cui mi riferivo prima riguardo le influenze… così molte cose possono ispirarti, è dura sintetizzare!
Potete descriverci la produzione di A Snowflake Fell (And It Felt Like A Kiss), il Christmas EP?
Ancora prima che firmassimo il contratto per il nostro primo disco James disse che voleva fare un album di Natale. Siamo stati abbastanza fortunati perchè l’etichetta si fidava a tal punto che ci ha lasciati liberi di decidere dove registrarlo, così siamo andati in Transilvania. Non potevamo scegliere un posto migliore… è stato fantastico, una bellissima terra. Abbiamo avuto minori distrazioni e avevamo solo due settimane per finire e lì abbiamo lavorato al meglio.
Ci saranno date in Italia?
Stiamo per iniziare un tour in Europa e in America. Abbiamo chiuso molte date fino a questo momento, ma ce ne sono ancora altre da confermare e quindi ci potrebbe essere qualche annuncio presto.
Internet è importante per la promozione della musica?
Ci sono dei buoni e dei cattivi aspetti del mezzo. Da una lato una band può arrivare a raggiungere i consensi della gente senza il bisogno di una grossa etichetta, ma dall’altra parte tutti hanno l’oppurtunità di mettere su qualcosa provocando una perdità del controllo della qualità. Questo delle volte fa diventare un’impresa trovare artisti validi.
Quali sono stati gli ultimi cinque album che avete acquistato?
Pacific Ocean Blue (Dennis Wilson), Born To Run (Bruce Springsteen), Live At The Rainbow Theatre (Bob Marley), Is This It (The Strokes), The Best Of The Cure (The Cure).
Alla fine in Italia ci vengono a Maggio!!
E noi li aspettiamo!
Grande Vlady.
Una bella realtà, un respiro d’aria fresca. Li aspettiamo dal vivo, se riusciranno a ricreare sul palco le atmosfere di questo album, si preannuncia un live emozionante.
E questa Daddy’s gone, una volta ascoltata, non si leva più dalla testa!