Sono sempre più convinto che sia la musica stessa a scegliere i propri portavoce, e non è l’uomo a scegliere di essere o meno un musicista. Esempio ne sono i Jenny’s joke, che nel 2003 iniziarono a suonare senza particolari ambizioni, e poi fu la musica a puntare su di loro. Qualcosa di magico li ha portati a creare brani e musiche che sono state apprezzate da un pubblico crescente, internet ha fatto fa la sua parte, i programmi radiofonici pure, e oggi la band cremonese, con l’etichetta indipendente Seahorse Recordings (capitanata da Paolo Messere dei Bless Child Opera), si trova a pubblicare il secondo album. Jenny’s joke (album omonimo) è un insieme curato di brani appassionati e vari. I generi si confondono in un unico suono dimostrando che la band ha già una propria personalità, capace di esprimersi in differenti modi. Il rock elettronico di Spin me round entra nel cervello con forza: ritmo incalzante, ossessivo con sfondi elettronici a creare atmosfere cupe e claustrofobiche; Don’t lay your head on my shoulder ricorda i Radiohead in certe schizofreniche aperture chitarristiche; From below rallenta il passo con il suo canto sofferto e le sonorità acustiche. Bastano questi primi tre brani per capire di che pasta sono fatti i Jenny’s joke: le diversità che mettono in campo sono molteplici, ma coerenti, degne di una band affermata. L’album prosegue nel continuo accostamento di suoni acustici vicino ad un rock “classico” ed un’indole elettronica domata con grazia. Così la morbidezza quasi folk-country di Soft as a breeze anticipa la furia di New day dawning nella quale distorsioni e suoni acquistano echi e riverberi in un bellissimo brano di modernissimo rock. L’elettronica più sfrontata si manifesta in The freaky story of somebody e la complessità dolente di The acrobat sorprende per più di sette minuti.
Con il loro nuovo album i Jenny’s joke portano alla luce un lavoro completo e credibile: la sostanza è ricca ed attuale, la sicurezza non nasconde la genuinità, e l’orecchio ringrazia.
Credits
Label: Seahorse Recordings – 2009
Line-up: Maurizio Vaiani (voce, chitarra acustica, kaosspad, farfisa) – Massimo Valcarenghi (chitarra elettrica e acustica, synth, voce) – Fabio Gatta (chitarra elettrica e acustica, voce) – Pietro Marchetti (basso, voce) – Marcello Arisi (batteria, percussioni)
Tracklist:
- Spin Me Round
- Don’t Lay Your Head On My Shoulder
- From Below
- Slow Purple Dance
- Lunar
- Soft As Breeze
- New Day Dawning
- The Freaky Story Of Somebody Else
- Singing In The Brain
- The Acrobat
- Puddles
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