Solo il post-punk poteva raccontare questi tempi di pandemia. Bisogna saper suonare lo spleen di questi giorni. E mentre il punk degli Idles ti scaraventa la rabbia e la ferocia accumulata e soffocata di questo lockdown, e quello filosofico dei Protomartyr cerca una spiegazione a tutto questo, ci sono gli irlandesi Fontaines D.C. che scavano solchi interiori, rivendicando la loro volontà di non essere manipolati da nessuno. In piena ascesa dopo il loro sensazionale album di debutto Dogrel, dopo incredibili concerti nel 2019, i Fontaines D.C. potevano stare fermi durante questo lockdown ed invece proprio per non farsi travolgere dall’onda del successo, per non sottostare a strategie di mercato, hanno deciso appena dopo un anno dal primo di uscire con un secondo disco. Una mentalità da band monolitica sicura del proprio credo. Con un album privo di uncini mainstream, A Hero’s Death è costantemente in sospensione, in un’atmosfera grigia come il cielo della Dublino che Fontaines D.C. raccontavano nel primo disco, e che ora è solo sfondo per una narrazione tutta interiore. I Don’t Belong sembra essere stata scritta da Ian Curtis ed il frontman Grian Chatten gli somiglia tanto nel cantato e nell’attitudine. Ma non siamo davanti ad una band derivativa dei Joy Division, i Fontaines D.C. di sicuro hanno metabolizzato quel post-punk fine anni settanta ma lo hanno rivitalizzato intingendolo di shoegaze ( A Lucid Dream), di movenze dream-pop (Oh Such a Spring). In Sunny c’è lo spirito dei Velvet Underground. Nella finale No sembra di sentire i primi intramontabili compaesani U2. Non prestate attenzione a chi sminuisce questa band di Dublino, non sono derivazione e “figli di”, ma sono integrazione di un genere, quello post-punk, che rivive di suoni e attitudini moderne. Si vede gìà che non inseguono nulla se non quello di essere stessi, anche al prezzo di sembrare fuori tempo, perchè alla fine: Love is the main thing/Love is the main thing/Always the same thing/Alwaysly raining/Love is the main thing/Tired of embracing/Alwaysly floating/Never devoting.
Credits
Label: Partisan – 2020
Label: Grian Chatten (voce) – Carlos O’Connell (chitarra) – Conor Curley (chitarra) – Conor Deegan III (basso) – Tom Coll (batteria).
Tracklist:
1. I Don’t Belong
2. Love Is the Main Thing
3. Televised Mind
4. A Lucid Dream
5. You Said
6. Oh Such a Spring
7. A Hero’s Death
8. Living in America
9. I Was Not Born
10. Sunny
11. No
Link: Sito Uffciale.