L’incredibile mole di brani contenuta in questo Alter per qualcuno potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile. Quasi come se fosse una ricercata tecnica di dissuasione nei confronti dell’ascoltatore medio-distratto. Perchè questo è un disco da ascoltare con dedizione, in cui immergersi, da cui lasciarsi avvolgere lentamente. Dimitri Niccolai, in arte Tenedle, avrà pensato a questo disco come ad un rito sciamanico votato all’ipnosi dell’ascoltatore, al rapimento dell’apparato uditivo. Colonna sonora di una giornata che volge a farsi scura, quando si ha bisogno di un flusso mentale intimo e che abbia un senso tutto proprio e personale. Beat elettronici a velocità variabile, sintetici, puliti e mai banali. Terribilmente new-wave e dalle tendenze malinconiche, ha in sé il punto di forza magnifico ed innovativo di pescare a piene mani dalla tradizione della canzone d’autore. Tenedle non solo sa scrivere belle canzoni, ma è anche capace di offrire interpretazioni pregne di significato, riuscendo a dare vita piena ai testi che parlano di una vita quotidiana sofferta. Vicino a Battiato, Morgan e con venature che ricordano Manuel Agnelli, la voce in questo disco è il vero elemento in più, calda e coinvolgente. Melodie mai azzardate ma ben collaudate e memori delle strade battute dai Depeche Mode meno eighties sono il filo conduttore delle ventuno tracce.
Se proprio dobbiamo cercare il punto debole, la sbavatura in questo Alter, allora non possiamo fare altro che tornare all’inizio, a quell’espressione di stupore nel rendersi conto del numero di brani. Perchè se la qualità delle canzoni è complessivamente altissima ed è impossibile trovare riempitivi, è anche vero che forse è alquanto difficile cogliere quell’attimo, quell’esplosione che riesce ad elevare un buon lavoro addirittura oltre questa soglia, rendendolo più che unico e viscerale. Sembra ironico, eppure la sensazione è quella, che un disco di così alta qualità finisca con l’apparire troppo omogeneo, senza spigoli o elementi che escano fuori dai binari previsti per stupire, colpire… e affondare.
Credits
Label: U.d.U. Records – 2007
Line-up: Tenedle
Tracklist:
- Plenilunio
- Notte fonda
- Il dissenso del ritmo
- Le mosche sul dolce
- La terra è il mio pianeta
- Rave
- 88 Ore
- Domino
- Insensibile
- Il transito ostile della luna
- Lunga notte
- Musica idiota
- L’ora di ricreazione
- Sogni profondi
- Fintorgasmo
- Medium
- L’unica stella
- Ascensore per lunatici
- Vita sotterranea
- Munusculum
- Katasterismo
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