Lost Highways Seek your mood, Find your lost highways!
Proci
il nuovo singolo di Manuel Agnelli
in uscita il 10 Giugno
Arriva oggi la notizia dell’imminente uscita di un nuovo brano firmato dal talento e dalla sensibilità di una delle figure più importanti del rock nostrano, che definire indipendente è già cedere alle gabbie di genere. Direi che è molto più appropriato lasciare che Agnelli sorprenda, oltre la musica, oltre le categorie, oltre ogni preconcetto. Direi che riconoscergli il lusso della libertà di espressione, tra musica, cinema, teatro, televisione e tutto il resto in cui abbia avuto il desiderio di infilare estro e cuore, sia un atto dovuto. Diversamente, il consiglio è di tacere, dal momento che che lo spessore della sua personalità artistica è per sua natura inattaccabile.
“Proci è, dopo La Profondità degli Abissi, l’avanguardia degli inediti che daranno vita al mio primo disco da solo.
Proci è la mia Odissea, un’Odissea nello squallore.
Parla di amicizia, di tradimento, di speranze e mediocrità, di ambizioni, di vanità e di delusioni. Soprattutto parla del punto di vista, che è il vero protagonista della canzone e trionfa sempre sulla realtà. Ne parla senza mezze misure. A diga aperta. È la mia Bohemian WRATHsody.” – Manuel Agnelli
Concept e art direction: Thomas Berloffa
Illustrazione: Valentina Grilli
Proci, è questo il titolo che il leader degli Afterhours ha scelto per il secondo singolo di un capitolo discografico in solitaria finalmente prossimo all’uscita.
Un titolo potente che va ben oltre la cultura, affonda le mani negli archetipi dell’umanità custoditi in una storia universale, sopravvissuta ai secoli, alla tradizione orale, fissandosi nella scrittura e nell’animo di chiunque l’abbia accolta. L’Odissea è diventata metafora assoluta del cammino umano,e i Proci, oggi più che mai riguardano tutti noi, ogni nostro ritorno, ogni nostra battaglia.
In queste ore il mondo social sarà smarrito al cospetto della volontà di usare un pilastro dell’immaginario letterario (e non solo) così imponente? Darà ancora prova di una bestialità figlia dell’incapacità di interrogarsi e documentarsi?
Un titolo potente che va ben oltre la cultura, affonda le mani negli archetipi dell’umanità custoditi in una storia universale, sopravvissuta ai secoli, alla tradizione orale, fissandosi nella scrittura e nell’animo di chiunque l’abbia accolta. L’Odissea è diventata metafora assoluta del cammino umano,e i Proci, oggi più che mai riguardano tutti noi, ogni nostro ritorno, ogni nostra battaglia.
In queste ore il mondo social sarà smarrito al cospetto della volontà di usare un pilastro dell’immaginario letterario (e non solo) così imponente? Darà ancora prova di una bestialità figlia dell’incapacità di interrogarsi e documentarsi?
“Considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e canoscenza” – Dante Alighieri, La Divina Commedia (Inferno, XXVI, vv 118-120)
