Venerdi 10 giugno presso la sede dell’Ufficio Cultura del Comune di Napoli – e in presenza del Sindaco Gaetano Manfredi – è stato presentato il progetto “Napoli Città della Musica” coordinato dal neonato Ufficio Musica diretto da Ferdinando Tozzi.
Tra le prime azioni il tavolo permanente con la Soprintendenza ai Beni Culturali.
Napoli Città della Musica, attraverso l’Ufficio Musica, è un’attività di coordinamento tra imprese e istituzioni culturali per realizzare e concretizzare un legame forte tra il network di artisti e professionisti e il business del musica nazionale. E’ questo il futuro di Napoli Città della Musica presentato questa mattina durante la conferenza stampa nella quale sono stati annunciati i primi due eventi targati NCM: Ecofest Napoli 2022, che si terrà a Castel Sant’Elmo e Certosa di San Martino, e la XXVIII Festa della Musica che si terranno i prossimi 21-22 giugno.
Tra gli interventi anche quelli degli Assessori Teresa Armato, Luca Trapanese e Chiara Marciani a simboleggiare l’unione d’intenti che coinvolge anche gli Assessori Vincenzo Santagada, Edoardo Cosenza e Paolo Mancuso.
La presentazione dei concerti del 21 e 22 giugno, cui ospite d’eccezione sarà Malika Ayane (già sold out in meno di 24 ore), è stata l’occasione per presentare un progetto ritenuto strategico per l’amministrazione comunale e in particolare per il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che ha dichiarato:
“Con questo progetto vogliamo mettere la Musica al centro della città trasformando la capacità creativa dei nostri artisti per la loro crescita economica, culturale e di inclusione sociale. Il progetto ‘Napoli Città della musica‘ è ”molto ambizioso” ma realizzabile. Partiamo dalle grandi eccellenze quali sono il San Carlo e il Conservatorio di San Pietro a Majella – ha spiegato il Sindaco il collegamento video streaming perché positivo al covid – ma questo progetto vuole avere la capacità di essere trasversali declinando le attività musicali con l’ambiente, l’inclusione, l’integrazione multiculturale con le tante comunità che vivono in città e dall’altro avere la capacità di realizzare, e localizzare, i grandi eventi musicali che la città merita. Al contempo vogliamo costruire anche eventi dal basso e promuovere la creatività dei nostri giovani”. La nostra azione politica – continua il Sindaco – “è avere una maggiore centralità nella produzione e nella crescita economica legata alla musica”. ”E’ stato già fatto un lavoro importante con l’ufficio cinema che valorizzeremo ancora di più – ha sottolineato Manfredi – e ora l’ufficio musica seguirà la stessa strada. Ogni evento sarà il mattone per costruire una casa che resti nel tempo e che ci consenta di fare di Napoli la capitale della musica non solo per le sue radici, ma anche per capacità di attrazione e di trasformazione di un’identità in economia”.
Ad introdurre la presentazione di Napoli Città della Musica è stato l’Avv. Ferdinando Tozzi già delegato Delegato del Sindaco su Industria Musicale ed Audiovisivo e giurista esperto diritto autore e da oggi coordinatore delle attività dell’Ufficio Musica del Comune di Napoli.
“La Città della Musica nasce dalla volontà del Sindaco Manfredi di mettere a sistema tutti i fermenti musicali di Napoli che da anni è protagonista per la creatività, ora questa va messa a sistema e creare rete e valorizzare quello che c’è per fare impresa. Cultura e impresa devono viaggiare insieme” – dichiara Ferdinando Tozzi. “Abbiamo la fortuna di avere una città musicalmente viva. L’amministrazione comunale piuttosto che fare calendari di eventi deve offrire le infrastrutture sia burocratiche sia materiali affinché chi lavora nel comparto abbia lavoro più facile e attrarre investimenti.”
“Città della musica inizia oggi con un percorso che andrà avanti per anni in collaborazione con i centri imprenditoriali di Milano e per la formazione. Tra gli strumenti che abbiamo adottato c’è stato senza dubbio la creazione dell’Ufficio Musica, penso – continua Tozzi – che siamo una delle prime città d’Italia a farlo; una sorta di Napoli music commission, una struttura burocratica come uno sportello unico di riferimento per il comparto il quale verrà implementato grazie alla volontà del Sindaco e della giunta fino ad arrivare a creare un portale per tutti gli operatori (database) e per informare imprenditori che investono in città trovando a disposizione le professionalità. Faremo delle fiere per portare la musica di Napoli nel mondo e posizionare Napoli al centro del mediterraneo anche per la musica: dati recenti dicono che il mercato del nord Africa è uno dei maggiori in espansione nel mondo e noi dobbiamo essere al centro. Stiamo facendo accordi con importanti aziende del comparto musicale nazionale per progetti legati ai giovani. Metteremo a sistema un network collaborativo e dal pensiero positivo per creare il sistema Città della musica con azioni concrete”.
Grande attenzione la rivolgeremo agli artisti di busking che rappresentano il viatico per il concept di musica diffusa, senza dimenticare che gli artisti vanno tutelati nella loro dignità professionale. Importante impostare un unico approccio burocratico per i grandi eventi in città per agevolare l’impresa e non scoraggiarla e su questo punto è attivo un tavolo di concertazione con la Soprintendenza. Tra i primissimi atti burocratici concreti a breve verranno pubblicati bandi POC e manifestazioni d’interesse rivolti al comporto musica secondo le linee di Città della Musica.
Grande attenzione la rivolgeremo agli artisti di busking che rappresentano il viatico per il concept di musica diffusa, senza dimenticare che gli artisti vanno tutelati nella loro dignità professionale. Importante impostare un unico approccio burocratico per i grandi eventi in città per agevolare l’impresa e non scoraggiarla e su questo punto è attivo un tavolo di concertazione con la Soprintendenza. Tra i primissimi atti burocratici concreti a breve verranno pubblicati bandi POC e manifestazioni d’interesse rivolti al comporto musica secondo le linee di Città della Musica.
Infine la sinergia con le industrie e l’attivazione, sin da ora, di attività di partnership con steakholder internazionali per avviare processi di internazionalizzazione per porci al centro delle dinamiche musicale del Mediterraneo. Non ultimo c’è da evidenziare la sinergia con il Conservatorio San Pietro a Majella diretto da Luigi Carbone.”
A seguire ha preso la parola l’Assessore al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato che evidenzia:
“Oggi si presenta un nuovo grande impegno dell’amministrazione Manfredi che stiamo già realizzando” – dichiara l’assessore Armato. “Lo abbiamo annunciato alcuni mesi fa e come promesso eccoci con le prime iniziative concrete con un programma che continuerà nei prossimi anni. Già per l’estate inizieremo con i primi eventi e spettacoli che animeranno la stagione e che arricchiranno il progetto Napoli Città della Musica. Voglio sottolineare la capacità di concertazione con le altre istituzioni cittadine come le Municipalità o con la Regione per quanto riguarda i fondi POC. Abbiamo messo a bando duecentomila euro che saranno utilizzati per i primi concerti in ogni municipalità e includere i quartieri, anche quelli meno noti, nel concetto caro al Sindaco di ‘città policentrica’ “. “Per questo programma così ambizioso – conclude l’Armato – c’è da sottolineare, e li ringrazio, l’attuazione delle sinergie degli Assessori Marciani, Trapanese, Santagada, Mancuso e Cosenza per le loro competenze”.
Inoltre all’incontro ha partecipato anche l’Assessore alle Politiche Giovanili Chiara Marciani che ha dichiarato:
“NCM parte da oggi e ci accompagnerà per tanto tempo. Abbiamo pensato di attivare una call, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, per la realizzazione di un logo NCM che da oggi, on line, sarà possibile votare (fino al 18 giugno) dai cittadini e che accompagnerà questa esperienza. Inoltre rivaluteremo il centro giovanile di Pianura, una casa della cultura con delle sale d’incisione gratuite per i giovani musicisti e inoltre abbiamo voluto che in questa struttura ci fosse un direttore artistico che a rotazione possa offrire ai giovani supporto per la passione e il loro talento e valorizzato anche nella nostra città”.
Napoli città della Musica è anche inclusione sociale. In merito è l’Assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese a dichiarare:
“NCM è anche città dell’inclusione e non si parlerà solo di cultura e arte ma anche di accessibilità, per tutti gli eventi programmati ci sarà una grande attenzione all’accessibilità per poterne fruire. Una nuova carta che presenteremo a breve in cui daremo delle direttive su come ogni evento sarà accessibile a tutti”.
In conclusione della conferenza stampa la sorpresa Eugenio Bennato.
Il cantautore partenopeo, che ha fatto la storia della canzone popolare del Sud Italia, è intervenuto presentando il suo nuovo brano intitolato “Welcome to Napoli“. Cantata in esclusiva il brano è un sentito omaggio alla città e avrà la funzione di inno per il progetto NCM.
In conclusione della conferenza stampa la sorpresa Eugenio Bennato.
Il cantautore partenopeo, che ha fatto la storia della canzone popolare del Sud Italia, è intervenuto presentando il suo nuovo brano intitolato “Welcome to Napoli“. Cantata in esclusiva il brano è un sentito omaggio alla città e avrà la funzione di inno per il progetto NCM.
“Napoli città di musica l’ho vissuta sin da bambino come città aperta, luogo di incontro e di coesistenza di poli opposti – ha dichiarato Bennato. “Da un lato la melodia classica amata dai miei genitori, dall’altro lo swing afroamericano che risuonava nei locali del porto e che scandiva i suoi battiti nei cuori della nuova generazione del dopoguerra. E poi, guardando indietro nella sua storia, la vibrazione musicale dei suoi celebri Conservatori circondata nei secoli dal ritmo delle tammurriate e delle voci a distesa delle strade popolari. E indietro fino al mito della sua nascita, che racconta della sirena Partenope imprigionata nelle acque del golfo per amore di Ulisse, inquieto viaggiatore del mare Mediterraneo. E avanti fino al presente, che vede un napoletano welcome nel nome della musica ai ritmi agli strumenti ai sentimenti che la storia contemporanea ci fa arrivare da lontano.”