Home / Recensioni / Album / Ologenesi – Little Pieces Of Marmelade

Ologenesi – Little Pieces Of Marmelade

lpom_20221995 esce Germi, primo disco in italiano degli Afterhours e segna una rivoluzione violenta del rock cantato in lingua italiana. La sperimentazione noise narcotizza attraverso il cut-up la lingua di Dante, si fa rima con sesso sporco e ironia sprezzante. 2022 esce Ologenesi, primo disco in italiano dei Little Pieces Of Marmelade con la produzione artistica di Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, e anche questa volta siamo davanti ad una nuova rivoluzione del rock nostrano, anche qui c’è provocazione e sporcizia, anche qui c’è l’inseguimento della poesia del rumore, della dissonanza destabilizzante… l’ascoltatore deve perdere le certezze dell’uncino melodico e del riff piacione. Senza le ingerenze dell’esterno, come dal pollaio di Albino vengono partorite le innovative sperimentazioni dei Verdena, anche dallo studio sperduto di Filottrano sono fuoriusciti questi debordanti groove e riff degli LPOM. La rivoluzione è anche nella “non scelta” dei titoli delle canzoni. La voce tagliente di DD ha un suo senso anche in italiano, capace di rimbalzare tra Canzone 1 come quella acida di Mike D (Beast Boys) e Canzone 7 come quella emozionale di Alberto Ferrari (Verdena). In Canzone 7 la chitarra di Frankie oscilla tra la maestria di John Frusciante e quella di Tom Morello, c’è uno uso sapiente di delay, armonizzazioni, modulazioni, distorsioni e fenomeni di feedback, un puro orgasmo per i chitarristi rock. In Canzone 2 c’è un loop ipnotico degno dei migliori Morphine che si increspa e ustiona di spasmi alla Can tanto abrasivi quanto melodici… magia pura! Canzone 3 ti scaraventa in un costante stop and go, un trip allucinato dove il rap ed il rock perdono i confini, si contorcono nel mare molle del noise. Canzone 4 e 8 sono un rompicapo di rock psichedelico, una stanza degli specchi, dove voci di “dentro” emanano invettive in ogni direzione. Canzone 6 ha un dinamismo molto particolare, un climax ascendente avvolto in una cavalcata groove che sfocia in un vero proprio orgasmo femminile. C’è anche spazio per pezzi più ammiccanti dal retrogusto più melodico, come Canzone 9 dal ritornello più arioso del disco, o come Canzone 10 che è semplicemente perfetta, sintesi della freschezza di questo duo. Infine ci sono gli otto minuti di Canzone 12, dove un piano maledetto apre le traiettorie sghembe di una ballata che oscilla tra atmosfere anni settanta e novanta, tra Lou Reed e Billy Corgan. Ologenesi è la testimonianza che c’è un futuro innovativo per il rock italico. Dovremmo esportare questo tipo di rock e non altro. Per i LPOM prova in italiano passata a pieni voti e non vediamo l’ora di ritrovarli live per essere nei loro “nuovi trip”.

Credits

Label: Vertigo – 2022

Line-up: DD (voce e batteria) – Frankie (chitarre)

Tracklist:

1. Canzone 1
2. Canzone 2
3. Canzone 3
4. Canzone 4
5. Canzone 5
6. Canzone 6
7. Canzone 7
8. Canzone 8
9. Canzone 9
10. Canzone 10
11. Canzone 11
12. Canzone 12
Link: Official Site.

Canzone 10 – Video

Album – streaming

Tour

21/10 – TREVISO, New Age Club
22/10 – SENIGALLIA (AN), Mamamia
23/10 – BOLOGNA, Locomotiv Club
03/11 – TORINO, Hiroshima Mon Amour
04/11 – FIRENZE, Viper Club
05/11 – ROMA, Largo Venue
12/11 – MODENA, Vibra Club
Il tour è prodotto da Kashmir

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply