Dopo quasi dieci anni il trio italo-nipponico ritorna con un album in studio e ci disorienta ancora una volta. Questo decimo disco è stato registrato nel corso di cinque anni ed è giustamente ricco di sfumature e dettagli sonici che possono essere catturati solo dopo molteplici ascolti. Per intenderci siamo davanti alle vette di perfezione di lavori come 23 e Penny Sparkle, però in maniera molto originale le strade del dream pop e dell’indie-rock si vanno ad intrecciare con quelle di un certo soft-rock anni settanta. Emerge sempre quel particolare gusto di miscelare sonorità lontane attraverso un grande spiccato senso della melodia, come accade già nella prima traccia Snowman dove ritmiche dal mood brasiliano si fondono in un tipico pop onirico di matrice anglosassone. Indubbiamente Kiss Her Kiss Her e Not for me sono le gemme preziose di Sit Down for Dinner, dove si esalta la cifra stilistica del trio: da un lato la voce sensuale e l’ecletticità di Mazu Makino (come quando suona la spinetta), dall’altro i due geniali gemelli Amedeo e Simone Pace che sperimentano senza mai strafare tra il mondo analogico e quello digitale, tra Mellotron, drum machine e chitarre acustiche, elettriche e percussioni. Tutto il resto del disco oscilla in un equilibrio perfetto tra il dream pop stile Beach House, la sperimentazione dei Velvet Underground ed il soft rock di band leggendarie come i Boston, gli Heart, Foreigner e Kansas. Ogni brano riesce a trasmettere in melodie pop messaggi di un certo spessore esistenziale, come accade nei versi (…You sit down for dinner and the life as you know it ends... dalla title track Sit Down for Dinner Part 2, ispirato al passaggio del memoir di Joan Didion L’anno del pensiero magico, che riflette sulla sua devastante esperienza di assistere alla morte improvvisa del marito a tavola). L’esperienza conviviale e di riunione familiare della cena per i Blonde Redhead si erge a metafora della caducità della vita, del cogliere l’attimo fuggente della felicità perché tutto può cambiare all’improvviso come il Covid che ci ha catapultati nella solitudine del lockdown. Il decimo album dei Blonde Redhead è un piccolo capolavoro di pop intelligente, frutto del loro affiatamento trentennale in continuità con la loro ricerca di sperimentare, non essendo mai confinati in un genere ed in una certa epoca. Sit Down for Dinner è un disco denso di sonorità che ha il grande pregio di far riflettere …ed in questo periodo ne abbiamo proprio bisogno.
Credits
Label: SECTION1 – 2023
Line-up: Kazu Makino(voce, chitarra ritmica, tastiere live) – Amedeo Pace (voce, chitarra solista, basso, tastiere, sequencer) – Simone Pace (batteria, percussioni, tastiere).
Tracklist:
1. Snowman
2. Kiss Her Kiss Her
3. Not for Me
4. Melody Experiment
5. Rest of Her Life
6. Sit Down for Dinner Pt 1
7. Sit Down for Dinner Pt 2
8. I Thought You Should Know
9. Before
10. If
11. Via Savona
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