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Quest’anno le foglie cadono a primavera: Dente @ Circolo degli Artisti (RM) 21/03/09

dente_liveL’arrivo di Dente a Roma porta con sé, almeno per il sottoscritto, un misto di curiosità e attesa. Un disco ascoltato e apprezzato. Nelle interviste da sempre l’impressione di una persona molto intima, un po’ restia perché rinchiusa nel suo mondo. Lui invece si presenta insieme alla sua chitarra acustica sul palco del Circolo degli Artisti più in forma che mai e con una gran voglia di suonare divertendo(si). Le sue armi di battaglia possono essere sicuramente intuite da chi si è imbattuto anche per caso nella sua musica e nei suoi testi. L’incredibile ironia intrisa di cinismo, il gusto per l’irriverenza e il buon umore nonostante tutto. L’amore non è bello. Questo ce l’aveva detto chiaramente ma che questa sentenza quasi potesse diventare occasione di scherzo e derisione (anche di se stessi) forse andava anche oltre le previsioni.

Un atteggiamento del tipo “meglio che ci ridiamo un po’ su”, quasi a compatirsi perché in passato, anche soltanto un pochino, magari ci avevi creduto. E allora eccolo cantare con sentimento l’amore vissuto o solo sognato e poi subito passare al suo rifiuto, sempre con sentimento; l’amore masticato e sputato via sulla tavola dove mangerà la sua donna, magari sulle note della melodia più spensierata che esista. Sapessi che felicità mi dà l’idea di non vederti più, l’idea di non fidarmi più qualsiasi cosa mi dirai, sapessi che felicità mi da l’idea di non toccarti più, l’idea di non seguirti più in tutto ciò che…” (Buon appetito); “Ho capito finalmente che ogni scelta è una rinuncia ed io non voglio scegliere mai più” (Finalmente). Per poi continuare con: “E tu ti permetti di tornare in auge dopo così poco tempo neanche fossi un movimento artistico una moda una mania… a tutti i baci a cui ho voluto dare un peso è bastato un soffio per volare via” (Sempre Uguale a Mai); “Dove sono andate tutte quelle cose che non dividiamo più, tutte le parole piccole e preziose tipo “vieni qui” (Sole); e ancora: “finiti tutti i ricordi resto solo coi sogni e faccio tutto quello che mi va, com’è bello sognare, molto meglio che stare qua!” (La cena d’addio). Per concludere con le emblematiche parole di Canzone di non amore in cui un Dente appassionato, malinconico e sentimentale canta struggente: ti prego torna… ti prego torna… ti prego torna… ti prego torna… ti prego torna… da dove sei venuta!”.
Dente si diverte sul palco, gli piace e si trova a suo agio, scherza, parla e gioca con il pubblico, lo prende in giro e si prende in giro, si diverte e diverte. Lui è così. Allora niente scandali se di colpo decide di lasciare il palco per “andare a fare la pipì” ed eccolo tornare con un vassoio dorato appuntato dietro la nuca come un’aureola. “CheIo vi benedica!” esclama divertito prima di regalarci la versione live di Beato Me, il brano composto per la compilation Il paese è reale.
Stavolta ad accompagnare ed arricchire lui e la sua chitarra acustica c’è la “piccola orchestra Dente”. Gli splendidi arrangiamenti e melodie dell’ultimo album sono riprodotte alla perfezione con un sound impreziosito dalle tastiere e i vecchi brani spesso riproposti in versioni nuove. Sicuramente un altro punto a suo favore. E allora che dire? Soltanto ennesima imitazione di un cantautorato all’italiana del tipo ” ma ascoltatevi Anima Latina di Battisti che è meglio” o nuovo geniale ed istrionico cantautore moderno? Bah. Chissà! La cosa certa è che la gente che c’è qui stasera lo adora, per i suoi modi di fare un po’ fuori da ogni logica, per il suo essere così deliziosamente menefreghista, per le sue splendide melodie orecchiabili che fanno il verso alle parole, per il suo elevarsi a cantore di un quotidiano fatto di piccoli fatti che ci fanno gioire e poi ci addolorano e ci scottano, un quotidiano che appartiene a ciascuno e a cui lui guarda e lo fa guardare con quel sorriso beffardo di chi si dice “domani è un altro giorno”. La gente lo adora perché in grado di regalare un’emozione preziosa e rara come la leggerezza. Non so dire se sia geniale, innovativo o altro ma di sicuro so che ha vinto lui!

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