Il secondo album di Guido Foddis, L’ottavo giorno, è un concept sulla mediocrità. Il filo conduttore è la settimana qualunque, caratterizzata dalla solita routine, dalle sfighe quotidiane e dai rari colpi di fortuna. Scritto, diretto e in gran parte suonato da Guido Foddis, L’ottavo giorno vanta diverse collaborazioni: Francesco Moneti e Massimo Ghiacci dei Modena City Ramblers rispettivamente al violino e al contrabbasso; Alfio Finetti, il decano della canzone dialettale ferrarese; Marzio Bruseghin, il campione del ciclismo. 15 brani, più la bonus track Gli asini pedalano, in cui i giovani precari di oggi, soprattutto quelli nati senza camicia, potrebbero rispecchiarsi. Il brano Pagherò descrive con autoironia la condizione economica dell’artista, ma anche la condizione di quei giovani che spesso si ritrovano solo con pochi spiccioli in tasca, un affitto da pagare e il frigo vuoto. Periodi di incertezze (Periodo boh) lasciano spazio ai ricordi giovanili (5-11-97). Il campione del ciclismo Marzio Bruseghin presta la sua voce a Fitness, brano contro il salutismo da palestra, mentre Alfio Finetti canta in dialetto ferrarese, sulla base di musica indiana, An g’ho voia ad far un caz. Un grande pezzo è Segnaregna, dove il ritmo altro non è che il rumore della palla. Il brano, infatti, è stato registrato in un playground con il Ceppo Basket, squadra amatoriale dove milita Guido Foddis. Il campetto di basket si trasforma quindi in una valvola di sfogo per la meritocrazia negata. Foddis descrive anche quel classico sabato che spesso alcuni uomini sono costretti a subire. Un sabato trascorso ad inseguire la propria fidanzata tra le vetrine (Sabato con te). Guido Foddis non perde alcuna occasione per ricordare da che parte del mondo sta: “sono nato senza camicia, senza santi in paradiso e ora prendo le batoste con un semplice sorriso” (Sono sfigato). Solo nel fine settimana si guarisce dalle sventure quotidiane (Arriva la bubbana), ma quando sopraggiunge la domenica ci si rende conto che è un giorno che non esiste, trascorso tra i goal del pomeriggio e le pulizie di casa (Domenica non è). Il giorno dopo è di nuovo lunedì, ed è a questo punto che si prova ad invocare L’Ottavo Giorno in cui chi comanda non è figlio di Maria.
Credits
Label: Terzo Millennio/Self – 2009
Line-up: Guido Foddis (voci, chitarre, piano, tastiere, charango, basso) – Albert ‘JTGroove’ Tankou (basso, cori) – Stefano Naldi (batteria) – Quinto Grigatti (percussioni) – Marzio Bruseghin (voce) – Alessandra Alberti (voce, cori) –Hossein Mohammadzadeh (dotar) – Stefano Sardi (cori) – Fred Pellegrini (armonica, sax, cori) – Francesco Moneti (violino) – Teo Livraga (violino) – Massimo Ghiacci (contrabbasso) – Daniele Giardina (tromba) – Marco Zanardi (sax), Giacomo Scanavini (trombone) – Mauro Fava (sitar) – Stefano Grazia (tablas) – Paolo Mantovani (piano) – Simone Copellini (tromba, cori) – Samboela (synth) – Felix Vollemberg (basso) – Danny Zanarini (batteria) – Max Borella (charango, satanismo) – Insieme vocale di “Alter Ego” di Roncegno TN – La Polisportiva Italia Gangbang (cori)
Tracklist:
- L’Ottavo Giorno
- Pagherò
- 05-11-97
- Periodo Boh
- Il mio superiore
- Fitness
- An g’ho voia ad far un caz
- Calma!
- L’abbaglio
- Segnaregna
- Le chiavi di casa
- Sabato con te
- Sono uno sfigato
- Arriva la bubbana
- Domenica non è
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