Un progetto lungo un anno, forse una sfida. Pasquale Tammaro coglie l’occasione propostagli da Ecopoetico, donare il suono e la melodia a poesie scelte tramite un concorso, e così nasce il sogno. Amicizie nate sui banchi universitari si rivelano anche fruttuose collaborazioni musicali e in questo modo prende corpo Nuove Forme di Poesia. Dopo una lunga selezione tra svariate poesie, la band riceve le tre che Ecopoetico ha premiato come vincenti, e in lunghe notti davanti al pc vengono registrate le prime versioni dei brani. Plasmate a misura di poesia, le tre canzoni vengono pubblicate sul MySpace fino alla versione completa dell’ep disponibile in completo free-download dal sito di Nuove Forme di Poesia. Tutto è nato con semplicità, addirittura disarmante. Un sogno per gli autori dei versi che, dalla bidimensionalità delle parole su carta, osservano le proprie poesie trasformarsi, acquisendo la tridimensionalità e dinamicità di onde sonore che si propagano nell”aria. Oltre che da una penna o una tastiera di un computer, la poesia ora scaturisce da strumenti soffici e delicati e da un canto appassionato. Per quanto non sia una novità per un interprete ricevere testi “preconfezionati” da parolieri e poeti, il progetto Nuove Forme di Poesia ha due grandi pregi: la giovanissima età dei componenti e lo spirito con cui è nato, coraggioso e quasi ludico. La distribuzione gratuita tramite il web non fa altro che arricchire i plausi al progetto: una scelta che permette di far conoscere ad un vasto pubblico i brani, lanciando così le prossime produzioni. Come ho detto in precedenza, Pasquale Tammaro ha accettato una sfida, e da tutte le sfide è difficile uscire completamente integri. La rabbia insita nell’intenso testo di Deserto (di Luciana Manco) non riesce ad affiorare in una canzone dai colori sbiaditi che esalta la rassegnazione annullando ogni potenziale di coinvolgimento. La chitarra acustica è più frizzante in Non vidi cadaveri baciarsi (di Paolo Ferrante): procede con ritmo, pause e riprese piacevoli, che in certi momenti possono ricordare il cantautorato di Dente. Atena stanca (testo di Veronica Liga) capovolge completamente le aspettative con un ritmo divertente e disinvolto, simil Eels. Il download comprende nel pacchetto una versione remix di ogni brano, alla quale sono stati aggiunti archi, effetti e ritmiche. I brani non sono stravolti, essi guadagnano solo alcuni dettagli che rendono il tutto più ricco, facendo apparire ulteriormente deboli le versioni originali.
Di Nuove Forme di Poesia apprezziamo il coraggio, gli intenti. Attendiamo conferme e risultati dai prossimi lavori, sperando che la poesia mai li abbandoni ma che continuino a cercare insieme un’unica voce per musica e parole.
Credits
Label: Autoprodotto da Ecopoetico e NFDP – 2009
Line-up: Pasquale Tammaro (voci e chitarra acustica) – Luigi Longo (chitarra acustica, slide, bell, glockenspiel, mandolino e voce) – Rustem Smagulov (violoncello) – TubeHead (korg ms20, celesta, wurlitzer ep200, campionatore, minimoog, arrangiamenti d’archi, basso elettrico e casio vl1); testi originali di Luciana Manco (Il deserto) – Paolo Ferrante (Non vidi cadaveri baciarsi) – Veronica Liga (Atena stanca)
Tracklist:
- Il Deserto
- Non vidi cadaveri baciarsi
- Atena stanca
- Il deserto (Rustem and the sea remix)
- Non vidi cadaveri baciarsi (Battristi & Tenko remix)
- Atena stanca (Super Peppo bros remix)
Links:Sito Ufficiale – Free Download,MySpace