Lp – Discovery

Giulia Gasparato Album, Recensioni Lascia un commento

In questo Lp ci sono due americani, musicisti e membri di band di culto del minimondo indie. Wes Miles e Rostam Batmanglij vengono rispettivamente da Ra Ra Riot e Vampire Weekend, due band che finiscono classificate come “indie rock”, nonostante entrambe producano un suono indie decisamente impuro. I primi vantano nella loro line-up la presenza di violino e violoncello, a marchiare un sound immediato, che dal rock più contemporaneo muove verso suggestioni classiche e dolcezze cantautoriali. I secondi, da New York con piglio rock ma sfacciate percussioni e contaminazioni, che li rendono freschi, accattivanti e hanno permesso loro di ricavarsi uno spazio unico nel panorama musicale. Insomma, mettendo insieme due personaggi con queste credenziali, c’era da aspettarsi che saltasse fuori qualcosa di particolare, qualcosa che suonasse “nuovo”. Ed effettivamente, questo disco al primo ascolto spiazza. A partire da Orange Shirt, una miscela di synth e sonorità elettroniche con un beat ostinato che strizza l’occhio a mondi più hip hop e r’n’b che indie; questo mix sarà la cifra stilistica dell’album, che a volte suona come un enorme mash-up. Rarefatta Osaka Loop Line, più ariosa Swing Tree, con quelle note in loop che poi non se ne escono dalla testa, delicata e dall’incedere accattivante Can you discover?, più danzereccia Slang Tang fino ad arrivare anche alla rivisitazione di I want you back (sì, i Jackson 5).
Ci sono melodie decisamente ben riuscite in questo album, che non si risolve solo in un esercizio di stile ma si dimostra una buona sperimentazione. Conferma la vocazione dei due protagonisti a sporcare se stessi e la propria musica. Potrebbe piacere anche a chi non ascolterebbe mai Ra Ra Riot e Vampire Weekend. Al contrario, forse, i fan di questi ultimi storceranno il naso di fronte a questo sconfinamento di genere. Colori chiari ed accesi, perfetti per le calde giornate estive. Da premiare l’esperimento e l’eleganza del suono.