Un album registrato in modo grezzo e semplice, che si lascia ascoltare davvero con piacere e che trova nella ruvidezza dei suoni un punto di forza. E’ facile immaginarli scuotere un palco e una serata in qualunque locale. The Rural Alberta Advantage sono il trio canadese che ha messo in piedi questo disco, familiare, amico, intimo e divertente; loro hanno l’empatia degli Arcade Fire e la genuinità della band del vicino di casa che fa tremare il palazzo quando suona in garage. Hometowns è un piccolo capolavoro di libertà espressiva, in cui la batteria (sporca e testarda) e la chitarra (sferrugginante e frizzante) riescono a spaziare dal pop-folk al rock, con spruzzatine di suoni elettronici. La voce è strana, a tratti un po’ stridula, ma perfettamente calzante sulla musica. In un contesto come quello odierno, in cui il rock si gioca anche sulla particolarità delle voci, questa si fa notare, e nell’incantevole Don’t haunt this place l’aggiunta dolce voce femminile si dimostra valore ulteriore e sicuramente una caratteristica vincente del gruppo. Pur non allontanandosi mai dall’atmosfera di fondo, i brani giocano con melodie e ritmi diversi: impossibile resistere alla chitarra di Drain the blood, al suo incedere nervoso ed incalzante; ritmo vincente anche in The Dethbridge in Lethbridge. Lasciatevi poi sorprendere da Frank, AB. Fino a qui il ritmo è tutto, la voglia di muovere il corpo è sorprendente e trascinante. (Felicemente) inaspettata è la lenta e dolce The Air: leggera su percussioni e piano, la voce si alterna ad arpeggi di chitarra acustica, colonna sonora ideale di ogni serata estiva osservando le stelle. Four Night Rider riaccende il ritmo incalzato da una melodia orecchiabile dove distintamente si può sentire il suono di cimbali scatenati e plettri che grattano le corde di pennata in pennata. La degna chiusura dell’album è affidata alla sognante e scarna In the Summertime. Evocazione o invito che sia, lo stesso titolo dimostra che The Rural Alberta Advantage è una band che sa bene di essere in grado sprigionare energia positiva. Il trio canadese ci ricorda che se in estate piove, si tratta solo di un temporale. Nel giro di mezzora le nubi spariscono ed il sole sarà raggiante ancor più di prima.
Hometown è un album da consigliare soprattutto a chi dai dischi esige suoni e produzioni impeccabili, per potersi ricredere, lasciarsi andare, e divertirsi.
Credits
Label: Saddle Creek – 2009
Line-up: Paul Banwatt, Amy Cole, Nils Edenloff
Tracklist:
- The Ballad of The RAA
- Rush Apart
- The Dethbridge in Lethbridge
- Don’t Haunt This Place
- The Deadroads
- Drain the Blood
- Luciana
- Frank, AB
- The Air
- Sleep All Day
- Four Night Rider
- Edmonton
- In the Summertime
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