Run away è l’album d’esordio della giovane band romana Exempla traunt. L’ep I feel you (i cui brani sono stati riproposti nell’LP) era uscito nel 2008 ed ora, a distanza di un anno, il gruppo si propone al pubblico con ben 17 tracce per circa 70min di musica: una scelta rischiosa, che non tutti possono permettersi. La stessa band definisce la propria musica “expressive”, che oltre all’ovvia traduzione in “espressiva”, vorrebbe essere una miscela di rock emozionale, diretto ma capace di divagazioni psichedeliche caratterizzate da evocativi suoni elettronici, il tutto viziato da un’importante sessione ritmica e dall’educata voce della cantante, nella continua ricerca di una via personale e mai emulatrice. La realtà è però un’altra: le tracce che compongono il disco non riescono a decollare, eccetto alcuni brani spiccatamente pop di sicuro successo radiofonico. Le canzoni migliori (o comunque di più prevedibile successo) vengono penalizzate dalla prolissità musicale dell’album: in un disco di 17 brani ciò che rimane in mente non sono i tre-quattro meritevoli, ma quei tredici-quattordici che lasciano l’ascoltatore perplesso. Il rock cupo di Lake shores, che tanto deve ai Lacuna Coil di Cristina Scabbia, è un evento raro in un disco che sembra prediligere un clima che si rifà agli anni ’80, con tanto di percussioni e tastiere elettroniche in stile Genesis-Phil Collins. Esempio su tutte la successiva Go up the stream, che subito pone in primo piano la differenze stilistiche presenti in questo LP. La title-track Run away raccoglie tutte le colorazioni del pop e le incastona su un ritmo scarno, nel quale il canto è protagonista in un crescendo melodico. Le tinte cupe e algide del synth-pop continuano ad affiorare in An hour is coming fino alla ballatona No more weeping. Echi di Pink Floyd si possono ascoltare in Dark vision mentre un’inaspettata ondata di tastiere variopinte invade Invisible war.
Racchiuso in unico album, tutto ciò è decisamente troppo: troppe idee, ambizioni e sicurezza per gli Exempla traunt. La band sa suonare e sa pure ricreare ad arte alcune atmosfere particolari, pecca però di gola lasciandosi andare su troppe strade differenti senza esaltarne le diversità ma, al contrario, appiattendo il risultato finale con un suono troppo pulito, che non vibra di emozioni, sintetico. I numeri sono eloquenti: 1 Ep, 1 Lp d’esordio di 17 brani, 6 video presenti su internet, altri 2 video in lavorazione (un in grafica 3D, uno in animazione cartoon), 1 fan club, 1 sito internet dalla grafica complessa a dir poco impressionante ed addirittura un videogame a nome Exempla traunt, in cui macchinine colorate si sfidano a colpi di cannone… fermi tutti, palla al centro, riordinare le idee e ripartire. Se questi giovani romani troveranno una via personale, scrollandosi di dosso tutto ciò che è assolutamente superfluo, con buone probabilità sforneranno qualcosa di davvero buono. Speriamo ed auguriamo.
Credits
Label: Exceed Record – 2009
Line-up: Martha (voce) – Daniel (basso e tastiere) – Carl (batteria) – Mark (chitarre) – Lucian (tastiere)
Tracklist:
- Lake shores
- Go up the stream
- Run Away
- I feel you
- Snake’s kiss
- Here is my secret
- An hour is coming
- Rain from the sky
- You can’t go back
- I just live for you
- No more weeping
- Dark vision
- Delirium of mind
- Invisible war
- It’s an illusion
- Beyond yourself
- Sun in the night
Links:Sito Ufficiale,MySpace
Quel “peccato di gola” è rappresentativo. Predendete spunto dalla vostra copertina: essenziale. Potente.
Non è il mio genere… però ho ascoltato i brani… e devo dire che il loro rock è ottimo.
Non sono per niente d’accordo con la recensione, che tra l’altro più che giudicare la musica in sé, si concentra sulla quantità del materiale…
Se dobbiamo scandalizzarci per questo buon rock, allora sentiamoci tutti Arisa & Company.
Bye bye…