Efterklang. Una parola danese che sta per ricordo, riverbero. Una parola che racchiude tra le sue sillabe un inimmaginabile potere legato al concetto di evocazione che si schiude in tutta la sua disarmante bellezza in ogni nota che ricama una musica fiorente di sfumature delicate e complesse, ma dalla bellezza pura e semplice, che crea mondi immaginari sconfinati e bellissimi, romantici e fanciulleschi, tra pennellate fugaci di elettronica, folte tinteggiature orchestrali, contorni di post-rock, tra le dense ombreggiature del folk e le sfuggenti policromie corali. Efterklang è una parola che fa respirare fredda aria di nord e che rappresenta un collettivo di musicisti che da anni, con due album all’attivo e due ep, sono tra le espressioni più autentiche ed interessanti della scena indipendente odierna. A soltanto un mese dall’uscita in cd e dvd di Performing Parades, un’esibizione dal vivo nella natia Copenhagen per la quale hanno suonato tutti i brani del loro ultimo Parades (2007), riarrangiati con la Danish National Chamber Orchestra, abbiamo il piacere di avere una breve intervista con Rasmus Stolberg. Due importanti streaming accompagnano l’intervista: Caravan e Modern Drift, brano che anticipa l’uscita del nuovo album Magic Chairs (Febbraio 2010.
Com’è venuta l’idea di risuonare Parades con la Danish National Chamber Orchestra? Quando e perché avete preso questa decisione?
In verità è stata l’orchestra a contattare noi per quest’esperimento. Ne siamo stati molto contenti. Di solito organizzare progetti come questo comporta molte difficoltà ma proprio perché l’idea è partita dall’orchestra stessa è stato piuttosto semplice.
Sicuramente avrete dovuto cambiare il vostro approccio ai brani di Parades e il vostro modo di suonarli. Com’è stato riarrangiare i brani e suonarli dal vivo con un’intera orchestra alle spalle?
Abbiamo dovuto lavorare molto per riarrangiare i brani, ma il nostro Parades aveva già molte orchestrazioni, di conseguenza abbiamo potuto utilizzare questo elemento proprio come un punto di partenza per la costruzione del tutto. Proviamo sempre a riarriangiare e a cambiare le nostre canzoni. Questo rende tutto più divertente, interessante e stimolante e, a volte, con un pizzico di fortuna, riusciamo addirittura a migliorare i nostri brani.
Impossibile non notare il vostro modo di vestirvi per il concerto. Davvero meraviglioso e molto legato alle sensazioni sognanti e all’immaginario animato di sound e art work. Come mai avete scelto quel tipo di abbigliamento, è per caso legato a qualche tradizione o significato particolare?
L’idea di fondo era quella di poter creare un mondo interamente nuovo. Volevamo che il pubblico presente al concerto potesse sentirsi parte di qualcosa di sovrannaturale e misterioso. Hvass&Hannibal, un duo danese che si occupa di arte e design con cui abbiamo sempre lavorato (hanno realizzato l’artwork di Under Giant Trees e Parades, n.d.r.), hanno capito perfettamente il concetto e l’hanno realizzato materialmente. E’ stato davvero molto divertente poter vedere tutti i musicisti dell’orchestra indossare questi cappelli davvero speciali!
Performing Parades è il vostro ultimo album per la Leaf Label poiché ora siete entrati a far parte del catalogo della 4AD. Come mai la decisione di cambiare etichetta e perché avete preferito la 4AD alla Rumraket?
Siamo ancora con la Rumraket, ma soltanto in Scandinavia. Per il resto del mondo la 4AD pubblicherà la nostra musica e siamo davvero felicissimi per questo. Loro possono aiutarci molto per farci arrivare alle orecchie di molte più persone.
Che progetti hanno gli Efterklang per il futuro?
Abbiamo un solo grande progetto al momento, quello di realizzare il nostro nuovo album Magic Chairs, che uscirà il 22 febbraio 2010. Poi saremo sicuramente impegnati in un grande tour in giro per il mondo e speriamo davvero molto di poter tornare ancora in Italia, dopo la data del 2 dicembre a Milano!