La gavetta è il biglietto da visita con cui si presenta la formazione milanese I’ve killed the cat: tre anni trascorsi a guadagnarsi un palco, suonando in lungo e in largo nella penisola. Dopo questi mesi di allenamento, alla fine del 2009 la band è pronta a pubblicare la sua prima opera. Forgiveness Party è il titolo dell’Ep d’esordio, cinque brani per rinchiudere e spiegare il sound del gruppo. Energia ne hanno da vendere, i brani sono carichi e precisi in ogni variazione: rock intriso di influenze scure, da Ian Curtis a Robert Smith, che sa mostrarsi grezzo pur tendendo alla pulizia e alla semplicità. I ragazzi mettono insieme melodie accattivanti, si cimentano in riff e ritmiche con il chiaro intento di incastrarsi nella memoria di chi ascolta.
Peccato che le dichiarate influenze tendano a farsi sentire un po’ troppo, non concedendo alla band il beneficio di un ascolto totalmente obiettivo. Questo progetto, dall’immagine fino al suono, è pensato nei dettagli e patinato al punto giusto per primeggiare per esempio presso il pubblico sempre giovane dei network televisivi, che spesso del rock vede solo i jeans attillati e i ciuffi ribelli. Liberandosi del surplus e concentrandosi unicamente sul suono, sulla traccia che la musica lascia, non resta che sospendere il giudizio ed attendere un disco vero e proprio, nel quale ci auguriamo emerga un’impronta più personale.
Credits
Label: Smoking Kills records – 2009
Line-up: Frances (guitar, bass, vocals) – Jægh (guitar, synth, piano) – Jonny (bass, guitar) – Diego Angelico Escobar (drums)
Tracklist:
- Forgiveness party
- Ashtrays
- Komodo
- So cold
- How many times must we lose our way
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