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Le nostre bocche: Presentazione Mouths compilation@Mamamu (NA) 13/03/10

gnut-epoLa tua bocca arriva ai miei occhi. I miei occhi mangiano la tua bocca.
I colori soffusi di luci segrete. Sui muri sussurri di Anima,li fragili e degli spigoli che segmentano i tratti di Rinedda (artwork).
Sul pavimento, tra cuscini rossi, il calore di una fonte umana.
Un 13 Marzo sera. Mamamu Live Bar. Presentazione di Mouths, la compilation in free download. Tutto si ferma. Tutto si spera. Tutto si cristallizza in armonia di gesti e sorrisi. Le strette di mano. Gli abbracci. Jam session come fusione. Il sentimento della condivisione della pura emozione. La scarica di gioia che attraversa l’aria.

Nell’intimità di un soppalco camera dei  sogni si comincia con un reading di pensieri rubati al flusso di coscienza  della statale. L’insolito autista è Nicola Mottola de Il Cielo di Bagdad che, su nuvole sonore, ben introduce all’eccezionalità della serata. A seguire il songwriter Claudio Domestico (Gnut/Arm On Stage)  che dipinge note caustiche di dolore. Una voce unica, densa di calore-colore. Nel suo incedere, nei suoi gesti c’è la poesia del cantautore che sa di morire e rinascere ogni volta che suona. Lo scorrere di brani nuovi e vecchi degli Gnut in veste essenziale scava un varco per scendere nel profondo dello spleen di quest’artista. Il suo mood è una finestra verso angeli del cielo come Nick Drake ed Elliot Smith.
La serata prosegue sulle trame semi-acustiche degli Epo che regalano altri fuochi d’anima, proponendo brani sparsi dal loro repertorio, completamente ri-arrangiati per l’occasione. Nell’aria c’è silenzio e assenso. Tutta la platea strappa scampoli di spazio per godere almeno di un’intensa emozione sonora. Lo spirito di Mouths si materializza nella sua prima forma: Claudio Domestico si siede tra Ciro Tuzzi e Alessandro Innaro degli Epo e danno vita a due memorabili cover. Una psichedelico-mantrica versione di Know di Nick Drake ed un’onirica e memorabile People are strange dei The Doors.
Le strade sopraelevate di Mouths scendono nel tunnel elettrico. Si vestono di rumore dell’anima, di dodici gradi di grigio, per essere ingogliati nel nucleo de Il Vortice, che questa sera ospitano il batterista degli Abulico. Dopo La Struttura del Vuoto e Occhiodipesce, sale sul palco Ciro Tuzzi dando voce alla bellissima Etere. Un altro momento jam da incorniciare ed appendere nella memoria della serata.
Infine, in un mare di corpi, arrivano i Curtis Jones & The Gossip Terrorists. Il loro show è avvolgente ed incredibile. Con una sequela di brani incendiano la serata con tecnica e attitudine da vendere. La band in giacca e cravatta alterna lo stile del Duca Bianco alla classe di band come Interpol e Cousteau. Sono una forza della natura, in veste live da non perdere. Sono i fuochi d’artificio per firmare una serata storica del Mamamu Live Bar e di LostHighways. (Foto di Federica Di Lorenzo; Lost Gallery; video)

LostHighways ringrazia e ricorda

tutti i presenti, sopra e sotto il palco, fuori e dentro il bar,
le etichette e i gruppi che hanno partecipato al progetto
Carmen e Ciro, per l’entusiamo, l’invito, i sorrisi, gli abbracci
Michele e Il Vortice, per aver voluto essere “in prima linea”
Peppe, Ciro e Ale… perché bastano poche parole
Nicola, per il colore rosa di Ritorno a casa e il cielo di stelle
Rinedda, per aver dato colori, tratti e visione
Claudio, per le lezioni di psichedelia vs loop! Per il cuore grande.
Gli Arm on stage, perché capita così!
I Curtis Jones tutti
Peppe e Daniela, per esserci sempre, anche quando gioca il Napoli!
Federica, per la dolcezza e la disponibilità
Marianna, per l’allegria e le battute a raffica!
Giorgio, Zappia e tutto il bancone del bar
Valentina, per la disponibilità a mettere le mani su certe cose!
Antonella, Peppe, Alessandro, Antonio, Simone, Nicola… e tutti gli occhi che abbiamo incrociato.
Tutte le band arrivate
Via Sedile di porto, 46!
I saluti ripetuti all’infinito senza mai andare via!
“Siamo quelli di una volta o no?”
Chissà… però crediamo nell’energia che era intorno!

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