Dieci anni di musica, rabbia, forza, passione, resistenza, accuratezza. Dieci anni da Too Much Happiness Makes Kids Paranoid. Loro primo lavoro. Mio primo amore per i Linea 77. Dieci, uno e zero, il codice binario. Dieci, come 2010, dieci come la decima uscita discografica. Dieci come le tracce di questo album, interamente in italiano, che, come sempre, conquista dal primo ascolto. Solo loro sembrano in grado di fare questa magia. Registrato ai Red Bull Studios di Los Angeles tra il settembre e l’ottobre del 2009 e prodotto da Toby Wright (Alice in Chains e Korn), con il quale avevano già lavorato per Horror Vacui, 10 uscirà nei negozi il 16 Aprile. Il primo singolo, Vertigine, già ci aveva rassicurati: sono sempre loro, inattaccabili, vivi, potenti. L’album di apre con Muezzin. Il richiamo, l’unione. E subito tuona ciò che sono: l’alternarsi perfetto del flusso morbido e dell’esplosione. Fedeli alla vita, alle sorprese, agli stati d’animo. Segue Vertigine, la paura dell’instabilità, di ciò che l’imprevedibilità nega, la ricerca del coraggio, eppure la spinta per la reazione. I loro testi sono sempre netti, chiari, rispecchianti. Come ne Il senso: “non sento nessun Dio, qui, non sento nessun perdono”, la sopravvivenza, la possibilità di scelta, il rispetto, il buio. A noi, ad ognuno di noi, un inno magnifico di vita, di ribellione, usando il dolore come trampolino di lancio. Aspettando meteoriti, il gioco dei padroni, la quotidianità scandita con le parole che usa il nulla per spegnerci. La rassegnazione che ci ha ingoiati. Brano dopo brano, sempre meglio, sempre meglio. La notte, i pensieri non detti, il mettersi a nudo, l’implacabilità di ciò che rende fragili, “la partenza non si risolve con il ritorno”. Ripeto, cresce la bellezza, sta raggiungendo l’apice. Come vipere, difendersi da ciò che scioglie le saldature, il fidarsi del male, che a volte si veste di fascino. Lottare per salvarsi, in una guerra tra noi e il disincanto. Au revoir, l’addio, quello vero, quello che non prevede ritorno, quello che ci fa chiedere se è qui il paese delle tenebre o altrove. E ci avviciniamo alla fine, con Tank!, mentre già abbiamo dipanato e dilatato la nostra vita su note e parole come sassate di stupore. Tank, la rivoluzione, perché in questo crederanno sempre, i Linea 77, nella forza del non arrendersi, nel credere per realizzare. Nel cambiamento come unica soluzione. L’album si conclude con L’ultima volta, “il sangue scorre vivo in noi”, c’è sempre questa urgenza di godere dell’esistenza, di spezzare il male, di essere eccezioni d’amore. “Vedrai che il cielo conserverà una stella per noi”. Dieci, come il massimo dei voti. Come uno a zero per i Linea 77. Come dieci passi avanti per lasciarsi alle spalle ciò che non serve.
Credits
Label: Universal – 2010
Line-up: Emo (voce) – Nitto (voce) – Chinaski (chitarra) – Dade (basso/chitarra, nella registrazione dei pezzi in studio) – Tozzo (batteria)
Tracklist:
- Muezzin
- Vertigine
- Il Senso
- A Noi
- Aspettando Meteoriti
- La Notte
- Come Vipere
- Au Revoir
- Tank!
- L’ultima Volta
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