Ci sono tanti che tentano di suonare uno strumento, ma a far Musica sono davvero pochi e Katia Labèque è sicuramente tra questi. Katia e Marielle Labèque sono nate sulla costa sudoccidentale francese, vicino al confine spagnolo. Il loro repertorio va da Bach, eseguito su strumenti d’epoca, ai compositori del XXI secolo. Le sorelle hanno ricevuto le prime lezioni di pianoforte dalla madre, Ada Cecchi, all’età di 3 e 5 anni. Dopo essersi diplomate, hanno iniziato a suonare musica contemporanea. L’affermazione arriva con l’incisione della Rapsodia in blue di Gershwin, venduta in oltre cinquecentomila copie. Le Labèque hanno suonato con molti fra i più importanti direttori d’orchestra, fra questi Giovanni Antonimi, Semyon Bychkov, Gustavo Dudamel, Charlie Dutoit, Sir John Eliot Gardiner, Zubin Mehta, Antonio Pappano, Georges Pretre, Sir Simon Ratte, Esa-Pekka Salonen, Leonard Slatkine, Michael Tilson Thomas, e con le più prestigiose orchestre, tra le quali Amsterdam Concertgebouw, Berliner Philharmoniker, Orchestre Sinfoniche di Boston e Chicago, Cleveland Symphony, Leipzig Gewandhaus, London Symphony, London Philharmonia, Los Angeles Philharmonic, Filarmonica della Scala, Philadelphia Orchestra, Bayerischer Rundfunk, Dresden Staatskapelle e Wiener Philharmoniker. Sono ospiti regolari dei più importanti festival, da Berlino a Blossom, da Edinburgo a Hollywood Bowl, Luzern, Mozartwoche a Salisburgo, Mostly Mozart New York, Proms, Ravinia, Rheingau, Ruhr, Schleswig-Holstein, Tanglewood, e Festival di Pasqua e di Pentecoste a Salisburgo. Hanno avuto il privilegio di lavorare con celebri compositori fra cui Louis Andreissen, Luciano Berio, Pierre Boulez, Gyorgy Ligeti, Olivier Messiaen. Katia e Marielle hanno commissionato due strumenti Silbermann su disegno della metà del XVIII secolo, per eseguire musica di quel periodo con complessi quali The English Baroque Soloists, Il Giardino Armonico. Musica Antiqua Koeln, Venice Baroque e Gabrieli Pleyers. Dopo numerose incisioni per EMI, Sony, Philips hanno creato la propria casa discografica, KLM Recordings. Hanno anche costituito la Fondazione KML, che si prefigge lo sviluppo e la diffusione del repertorio per due pianoforti attraverso l’incontro di artisti di ogni tipo.
Katia Labèque abbandona per un po’ la sorella per donarci un album che è pura magia. Shape of my heart ha la capacità di unire jazz, pop e musica classica con la naturalezza che solo un’artista come Katia Labèque poteva regalarci. L’album si apre con Moon over Bourbon Street e Shape of my heart: la voce di Sting si fa trasportare dalle note del piano. Il piano di Katia Labèque è accompagnato anche da quello di Chick Corea (We will meet again), Herbie Hancock (My funny Valentine) e Gonzalo Rubalcaba (Besame mucho) in un dialogo meraviglioso. In questo splendido album trova spazio anche la musica classica con Prélude n°4 in E Minor di Chopin. Il pop torna ad affacciarsi grazie alla lennoniana Because affidata alla voce e alla chitarra di David Chalmin, che accompagna la Labèque anche nel brano Purple Diamond. Shape of my heart è un album affascinante, che incanta. Il pop, il jazz e la musica classica si fondo alla perfezione in un suono che crea suggestioni, che trasporta la mente verso altri luoghi, che ammalia e incanta. Fatevi cullare dalle note e entrate nel magico mondo di Katia Labèque.
Credits
Label: KML Recordings – 2009
Line-up: Katia Labèque (piano), ospiti: Sting (voce nei brani Moon over Bourbon Street e Shape of My Heart), Chick Corea (piano nel brano We Will Meet Again), David Chalmin (chitarra nei brani Because e Purple Diamond), Herbie Hancock (piano nel brano My Funny Valentine), Gonzalo Rubalcaba (piano nel brano Besame Mucho)
Tracklist:
- Moon Over Bourbon Street
- Shape of My Heart
- We Will Meet Again
- My Funny Valentine
- Prélude n°4 in E Minor
- Exit Music
- Notes to the Future
- Because
- Besame Mucho
- Gnossienne n°3
- Purple Diamond
- Meditation
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