Veemenza. Onda improvvisa come un’anomalia del prevedibile. Passione figlia del dolore o della lucidità del caso. Etica delle occasioni e dei loro sensi. Paradosso del silenzio e astuzia del contrario. Incastro perfetto degli umori e geometria irregolare dei sentimenti. Dare tutto per sommare il vuoto, fino ad altro dare. Dal due al tradimento di una fede in niente. “Perchè l’uomo prega Dio ma preferisce Giuda e muore senza vivere”.
Paolo Benvegnù affida a Dissolution (live in uscita a giugno 2010 e registrato a Roma lo scorso dicembre con una formazione allargata con archi e fiati) un inedito che in realtà era stato parte de Il paese è reale (compilation voluta dagli Afterhours).
Un inedito dalla melodia sapiente e dal testo tagliente, che afferra l’attenzione e il profondo luogo delle domande evitate. Io e il mio amore, come ammissione di insistenza personale, di appiglio al rimanente, ovvero al tutto oltre le bugie. Come se l’inno del sé potesse costituire un nuovo inizio, un recupero del sano per ricominciare dalla pena. Non è sconfitta. E’ volontà di fermare e fermarsi, per non cadere nell’oblio dell’identità.
Su questo sembra giocare e alludere Simone Manetti nella sua resa visiva del brano. Un video che fa del soggetto e del montaggio un abile rimando all’imperfetto dell’amare e del tradire. Identità perduta. Come? E’ più che evidente. Dal dettaglio immanente alla metafora assoluta.
Uno squarcio amaro quello di Benvegnù. Eppure onesto, fino in fondo. E con quella rara poesia dei veggenti e dei feriti. “E ci sono stato anch’io vicino al mare / e in fila come tutti per vedere / se le stelle hanno il profumo di un maestro elementare o la dignità dei vecchi”.
Hanno i colori carichi dell’impeto le fasi della carriera di questo grande cantautore. Le sue canzoni procedono con trasparenza, come un riflesso netto della sua esistenza.
La possibilità di ri-conoscersi non può prescindere da un atto di fedeltà a se stessi, prima che a tutti. Perché da quell’atto nasce un’apertura. “E hai paura / Di cosa hai paura? / Se imprigioni i sentimenti a doppia serratura / Se ogni muro che protegge ti impedisce di vedere / Se poi non riesci a vivere / E non riesci a respirare / non ti riesci più a stupire / non hai nemmeno un sogno da poter nutrire”.
(Il videoclip di Io e il mio amore è inserito nel canale YouTube di LostHighways per autorizzazione di Big Time)