Perché questa scelta?
“Sarà perchè da bambino guardavo gli aerei passare nei giorni sereni e mi dava fastidio vedere che il cielo finiva per SPORCARSI” – Gigi Giancursi
LostHighways sarà sempre dalla parte della musica, senza gabbie e preconcetti: la discriminante nella scelta degli argomenti trattati sarà solo ed unicamente la QUALITA’. Cercherà di percorrere le “strade perdute” dell’analisi e della documentazione condotta con rispetto e serietà nei confronti degli artisti.
La velocità dell’informazione tradizionale opera un’azione di filtro o addirittura di epurazione, così perdiamo le strade importanti… quelle da percorrere con la lentezza e la bellezza della crescita del confronto/incontro. La musica e l’arte dovrebbero essere occasione di arricchimento attraverso la scoperta anche del pianeta più piccolo, non solo di quell’unico universo che il sistema decide.
Sfrutteremo la multimedialità della rete per inseguire la sinestesia, il sogno sarà quello di realizzare un movimento di lost writers fautori dell’iperscrittura al servizio dell’arte contaminata: il disco e la sua fruizione come oggetto d’arte a 360 gradi, dall’artwork al video, al promo digitale.
Due sono i riferimenti che ispirano la scelta del nome di questo luogo/non luogo di parole al servizio della musica e delle sue contaminazioni con le altre arti:
– il cinema geniale e provocatorio di David Lynch: “Un mondo in cui il tempo è pericolosamente fuori controllo”, una delle definizioni che lo stesso regista ha dato di Lost Highway. Noi vogliamo provarci a scandire il nostro tempo in base alla libera scelta, alla passione che nutriamo per la musica in cui crediamo, senza gabbie. Recensiremo e racconteremo viaggiando tra indies, majors e autoproduzioni, attratti dalla qualità. Noi, molteplici identità parallele lungo le strade perdute, in direzione dell’inconscio unico.
– l’etichetta discografica Lost Highway Records cui è legato il nome di Johnny Cash. Una delle realtà più interessanti e audaci tra le indies americane. Non si tratta di un’etichetta indie canonica ma la gestione ha dimostrato un’effettiva possibilità di creare dinamiche alte.
LostHighways ringrazia tre persone speciali (Gigi, Lorenzo, Roberta) che in modo diretto e indiretto hanno messo in moto un meccanismo i cui ingranaggi sono i nostri sogni.
Fondatore: Vladimiro Vacca
Caporedrattrice: Amalia Dell’Osso (redazione@losthighways.it)
Vice caporedattore: Emanuele Gessi
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Redazione: Vladimiro Vacca, Amalia Dell’Osso, Katia Arduini, Luciana Manco, Emanuele Gessi, Elena Panchetti, Elisa Des Dorides, Maria Concetta Botrugno, Davide Guarini, Alessio Cuccaro, Teresa Enhiak Nanni.
Fotografi: Emanuele Gessi, Teresa Enhiak Nanni, Alessio Cuccaro.
Un ringraziamento speciale va a quanti, nel corso degli anni, hanno collaborato con LH, un universo parallelo in cui si entra e si esce. Alcuni, solo alcuni restano!
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati»
«Dove andiamo?»
«Non lo so, ma dobbiamo andare»
(Jack Kerouac – On the road)
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Non cercarmi, mi sono persa
e ogni notte rovente sogno
le mie piume trovarmi
tra sabbie rosa d’aurora